La ricerca ha trovato 2 risultati

Torna a “La morte di Amazon”

Re: La morte di Amazon

Francesco Avella ha scritto: @Riccardo Tempesta Ed Se alle piccole CE non conviene è giusto che agiscano così, ma questo significa che, per correttezza, dovrebbero evitare di criticare l'esistenza del self-publishing dato che, come spiegato anche da @Cheguevara, difficilmente gli esordienti potrebbero essere presi in considerazione dalle grandi CE, e se nemmeno le piccole vogliono prendersi questa responsabilità è giusto che lascino almeno gli autori liberi di darsi al self senza criticarli per questa scelta, in gran parte derivante proprio dalla loro scelta di evitare gli esordienti.

Per fare un paragone, non pubblicare gli esordienti è un po' come essere la classica azienda che sceglie di non assumere dipendenti senza esperienza, e fino a qui va bene, ma se l'azienda arriva a criticare chi, non riuscendo a farsi assumere come dipendente, decide di lavorare in proprio come freelance nello stesso settore (per intenderci, agenzia letteraria con struttura fisica e dipendenti da una parte e agente letterario freelance che lavora da solo da casa, ad esempio), bèh, mi sembra una cosa esagerata e scorretta.
Senza contare che la critica sarebbe indirettamente impostata sul concetto che chi ha i soldi per fare azienda comanda e chi non ha i soldi subisce e basta, perché senza la possibilità di essere freelance/self la realtà delle cose sarebbe quella.
Assolutamente d'accordo con @Francesco Avella, specie considerando che, ad oggi, per un esordiente non è affatto conveniente pubblicare con una piccola CE, per una marea di motivi.

Torna a “La morte di Amazon”