Dei racconti letti finora il tuo è decisamente il più genuinamente horror, anzi, diciamolo pure, l'unico che rientri davvero nel genere.
Un classico dei più affascinanti, il mito della vita eterna rubando le vite degli altri. Il tuo alchimista/pittore ha trovato un modo originale per intrufolarsi nelle case delle vittime. Anche se, visto il tenore della tela, il target si riduce solo ad appassionati e negozianti di merchandising orrorifico (ma questa è tutta colpa del mefitico stregone e della sua scelta lamentevole delle carte/traccia
)L'unico appunto alla storia che posso fare è che non capisco perché questo aspetti così tanto prima di lasciare il corpo di Elena: vivere in eterno per beccarsi i danni della vecchiaia fino al punto di ritrovarsi bloccati e intubati in un letto è un'idea bislacca. E aspettare di non essere più autonomo, al punto da dipendere dai nipoti per cavarsela è assai rischioso: e se i nipoti se ne fossero fregati o dimenticati e non avesse mai potuto rientrare nel quadro in tempo?
il mio consiglio per la prossima appropriazione di corpo, caro il mio Walnus, è di mollarlo alla soglia della settantina, tanto che non soffri ancora troppo di acciacchi e puoi gestirti da solo il quadro, magari anche scegliere a chi regalarlo dopo
A parte gli scherzi, ho apprezzato il tuo racconto, missione Horror perfettamente centrata.
Un saluto