Incollo le altre "muccherie" che mi erano venute in mente nel corso della discussione, sperando che chi aveva già partecipato e chi vorrà farlo possa intervenire poi ad arricchire il florilegio di espressioni filobovine
- "testina di vitello" epiteto non proprio cortese, direi d'uso piemontese (o anche lombardo?)
- prendere il toro per le corna (essendo il toro il mio segno zodiacale, quest'espressione non mi piace più di tanto).
Le strane ibridazioni animali in forma di esclamazioni:
- "Porca vacca!"
- Un grande classico di mio padre, "Vacca d'un cane!" (questa di difficile intrepretazione: richiama l'immagine di un cane-mucca, di una mucca che abbaia? Di un pessimo attore un po' bovino?)
- "Eh, la vaca ed Pepo!", una delle esclamazioni preferite di un mio caro amico (chi sia Pepo non so, ma di Giuseppe nelle campagne emiliane ce n'erano tanti, fino a pochi decenni fa)
Io dico spesso « ho mangiato come una vacca » quando m’ingozzo troppo. Il che non ha molto senso, a meno che non mi sia ingozzata solo d’erba o non abbia stomaci multipli per la digestione. Ma le licenze poetiche hanno sempre ragione.
Prima che si insinui che un topic sulle mucche non sia all'altezza di un forum di sedicenti amanti delle lettere, ho deciso di arricchirlo di citazioni colte.
Iniziamo subito con un esempio di un certo livello:
"Certo queste mucche sono più avanti di tutti: esse inventarono per sé il ruminare e il giacere al sole. Inoltre si astengono da tutti i pensieri grevi, flatulenti per il cuore." (F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra)
"La mucca è un animale completamente rilegato in cuoio." (Cochi e Renato)
Congiungendo Nietzsche a Cochi e Renato credo di aver dato il massimo, non mi resta che concludere e aspettare i vostri contributi, cari
Cowstruttori di mondi.