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Re: [Casa Editrice] WriteUp Site

Buon giorno @Rototom, grazie per averci segnalato queste mancanze: quali titoli di narrativa non trova presenti su Amazon e IBS? 
Per quanto riguarda Amazon, alcuni testi particolarmente ricchi di immagini e con formati non standard non sono gestiti dalle loro macchine a stampa.  IBS, che è stata acquisita ad inizio 2020 da Feltrinelli, viene servita dal magazzino del distributore, e comunica la disponibilità in base alla giacenza, che deve essere di almeno 10-15 volumi. A volte passa del tempo tra l'invio dei volumi a magazzino e l'aggiornamento informatico del sito.
Questo per rendere noto che le due piattaforme si servono di diversi meccanismi di approvvigionamento.
In ogni caso, se ci comunica i titoli assenti, faremo un controllo. In queste settimane stiamo avendo dei problemi con alcuni ISBN, perché abbiamo cambiato marchio, cosa che segnalo a @Ngannafoddi: non più WriteUp Site ma WriteUp Books.  
Segnalo inoltre sempre a @Rototom che il contratto standard è liberamente scaricabile dal nostro sito alla pagina "Pubblica con noi". E' uguale per tutti, non riceverà nulla di differente, quindi può già consultarlo e farsi un'idea.

@Wanderer vorrei chiedere il perché della sua affermazione
Wanderer ha scritto: Assenza di un vero e proprio piano di promozione/distribuzione.
DirectBook lavora con l'agenzia Goodfellas, che si occupa di promuovere i titoli sul circuito librario indipendente e presso le grandi catene. Gli editori pagano per questo servizio. Noi, da quando lavoriamo con DB, ci siamo ritrovati ad avere novità prenotate da tutte le Feltrinelli non solo per la saggistica, ma anche per la narrativa. Elemento non proprio scontato, giacché gli autori/autrici di narrativa esordienti presenti in queste grandi catene, per di più presentati da un marchio indipendente, non sono tantissimi/e.
Inoltre la scheda alla distribuzione, e quindi a DB, viene inviata almeno 4 mesi prima dell'uscita. Questo significa che come casa editrice lavoriamo con un anticipo di almeno sei mesi su tutte le uscite. Ad esempio, a maggio avevamo completato tutto il 2021. L'uscita di un volume comporta, almeno dal nostro punto di vista, la creazione di una cartella stampa, la diffusione presso i blog amici, le testate nazionali e locali, la promozione sui social, l'organizzazione di tutti gli eventi che ci vengono in mente insieme all'autore/autrice. Questo vuol dire vendere migliaia di copie?... Ancora no, quando accadrà saremo felici di comunicarglielo.

E' il modo con cui organizziamo la nostra promozione/distribuzione, che forse Le può apparirLe insufficiente, però mi chiedo quali altri metri di misura possiede, e se magari non abbia addirittura dei suggerimenti, che costituiscono sempre un ottimo spunto di riflessione.
Faccio notare questi aspetti perché il Suo giudizio coinvolge un'azienda amica quale è DirectBook, che si occupa proprio di promuovere e distribuire gli editori indipendenti che pubblicano esordienti.

Devo constatare purtroppo che anche questo forum si sta avviando ad essere come WD, cioè un luogo in cui tutti gli editori sono sottoposti a graticola, e gli autori/autrici si rivelano severi ed esigenti recensori.

Dal nostro punto di vista, in WD c'era un errore di fondo non previsto dalla fondatrice, che intendeva solo fare del bene (e lo ha fatto, diffondendo una serie di informazioni utili e lodevoli), errore che a lungo andare diventava evidente: il forum era diventato una piattaforma di valutazioni come un TripAdvisor qualunque, anche se non con il sistema delle stelline o dei pallini... In breve era diventato una piattaforma di valutazione di cento, dieci, mille case editrici, come se presso di queste si fosse acquistato un servizio, elemento che rende plausibile una valutazione, e non piuttosto si trattasse di una collaborazione autore/autrice/CE volta alla condivisione di cultura (il testo, appunto).
Per carità, è interessante una piazza di pubblico confronto e sentire le opinioni di tanti, però in WD non si è mai toccata una questione di fondo, cioè quella del valore letterario di un testo. Writer's Dream perché per tanti e tante era corretto rimanesse un dream, un sogno appunto: le case editrici che investono su esordienti spendono tanto tempo ed energie lavorando ad un testo con cui vogliono contribuire a disegnare una porzione del panorama culturale contemporaneo. Spesso a livello economico il ritorno c'è appena.

E' triste ritrovarsi in un contesto in cui, invece di parlare di idee, di letteratura contemporanea, della proposta editoriale del singolo marchio, anche facendo domande dirette agli editori, che hanno sempre frequentato il forum, ci si ritrova a parlare di tempi di attesa, percentuali, copie vendute, mail alle quali non si è ricevuta risposta, eccetera. Questioni che hanno sempre e soltanto un oggetto: l'ego autoriale.

Mai sentite sfiorare questioni del tipo: perché voler pubblicare un libro, cosa intendo dimostrare a me/al mondo con questa pubblicazione, come il mio testo può contribuire allo sviluppo di quel genere narrativo che tanto mi appassiona, qual è la qualità della mia scrittura, qualcuno/a ha dei testi da consigliarmi, e così via.

Noi di @WriteUp Books saremo sempre pronti a rispondere a queste domande sia sul forum, che in altri luoghi reputati idonei.

Le questioni di cui si parlava nel forum, rubricate sotto il nome della singola casa editrice, avevano a che fare con esperienze e valutazioni molto personali, sul destino della propria scrittura come focus principale. Poi il web è grande, è di tutti, e va bene anche così. Sarebbe però bello vedere questo nuovo luogo virtuale esulare dalla semplice valutazione dei marchi editoriali, ed affrontare questioni relative alla proposta culturale che ciascuno di essi fa, in un mondo dove la pluralità di voci e idee è schiacciata dal pensiero unico.

P.S. Come casa editrice, ci piacerebbe molto non vendere i nostri libri in una delle note piattaforme di vendita online enunciate prima. Ma non siamo ancora nessuno nel panorama editoriale contemporaneo per permetterci un'azione del genere. Circa la piattaforma in questione, è anche divertente rilevare come gli autori/autrici, da tifosi/e del verbo dell'indipendenza della propria voce, dell'unicità dell'esordiente, si tramutino poi in freddi analisti di mercato quando vedono che la propria opera non si trova nella summenzionata... Forse se il forum si arricchisse con vere "puntate" nel mondo dell'editoria contemporanea, che dessero veramente l'idea di come funziona oggi il meccanismo della domanda e dell'offerta, e di chi governa quello che in Italia è nei fatti un monopolio, farebbe un ulteriore passo avanti. Un suggerimento che ci permettiamo di proporre in qualità di ospiti, ringraziando sempre per questo spazio di libero confronto che viene messo gratuitamente a disposizione.

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