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Re: Mille rivoli di pioggia

Noto con molto piacere che quando non imbrigli le storie in una paratassi ingessata le storie che scrivi acquistano scioltezza e calore e la lettura diventa scorrevole. 
Il finale non me l'aspettavo: mi ha ricordato un po' la figura di Sabrina Ferilli in La grande bellezza, non so se lo hai visto. 
La smania di godere di ogni secondo prima della morte in un abbandono scevro da pudori è ben descritto da Tucidide nei capitoli dedicati alla peste di Atene, e tu qui sottolinei con attenzione la tragicità di una tale circostanza.
La prima parte del racconto è a mio avviso meno perspicua della seconda: spero di ritornare presto per un commento più puntuale. Ci tenevo però a farti sapere che ho molto gradito questo tua nuova modalità di scrivere, in cui, come accennavo sopra, la paratassi non è più protagonista assoluta. 
Ciao e grazie, @Atlab the Alchemist.

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