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Re: [LP16] Odio

Mattoni frantumati di orgoglio
dispersi nel tumulto di un mare nero d’inchiostro
che tutto ingoia,
che sciacqua e agita
arma le mani e i cuori.
Le penne colano
parole che feriscono.
Razza, lingua ,religione 
immolati su altari di potere.
Dura, la legge dell’odio.
Vivido tormento di spada tagliente
come specchio riflette 
l’anima contorta che combatte
e uccide la parte migliore dell’umanità. 


A mio modestissimo avviso lo spunto è ammirevole e degno di lode, ma la resa poetica non uniformemente all'altezza dell'idea. Posso sbagliare, ma sono del parere che in poesia, soprattutto in casi come questo, in cui gli eventi tragici sono tra loro sovrapponibili, sia necessario guardare a qualcosa di minuscolo e ingigantirlo, altrimenti si rischia un effetto di genericità. Mentre la prima parte promette bene, la seconda esagera (sempre a mio modesto parere) in paratassi, col rischio che alcuni versi, prendendo il posto di verità incontrovertibili, sappiano più di "massime" che di poesia. 
Mi riferisco in particolare a 
"Razza, lingua, religione 
immolati su altari di potere.
Dura, la legge dell’odio".

Questo mio personalissimo parere non inficia in nessun modo la spinta empatica di tutto rispetto che ha dato vita ai versi e di cui ti ringrazio molto, @@Monica

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