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Re: Pizza alla salsiccia

Kikki ha scritto: Mi piace, tengo all'argomento o forse agli argomenti, ma credo che manchi di focus, proprio perché gli argomenti sono troppi in uno spazio troppo ridotto. C'è l'abbandono di un animale domestico, ci sono i senza tetto, anche se rimane marginale, c'è la sopravvivenza, l'indipendenza... insomma, troppa carne al fuoco credo. 
(...)
Secondo me la parte iniziale è troppo lunga considerando la dimensione del racconto. In principio l'idea era far tornare Tilli da Tommi e far partire Tommi da casa alla ricerca di Tilli, ma credo che questa sia un'altra storia del tutto 
Cara @Kikki, sono contenta che mi hai chiamata, perché da tempo volevo rispondere a quello che scrivi sopra. 
Io non credo che il racconto manchi di focus, e la "troppa carne al fuoco" ha ragione di esistere. Tilli comincia un'altra vita: è doloroso, ma è così.
Riguardo a inserire di nuovo Tommi, va benissimo: se c'è un lieto fine tanto meglio, e il racconto potrebbe diventare un piccolo romanzo. Ma anche così come l'ho letto, mi è piaciuto e non mi è sembrato monco. 

Per rispondere a @Sarano, che saluto, le domande che giustamente sottolinei le mettevo in bocca ai bambini, non ero io a pormele: scrivevo a Kikki che immaginavo appunto i bambini commossi dalla separazione. È utile, però, che tramite le storie essi sublimimo le sofferenze che, purtroppo, a volte li coinvolgono.
Grazie a entrambi!

Re: Pizza alla salsiccia

Un bel racconto, @Kikki. Una storia per bambini con un finale non scontato, ricca d'insegnamenti chiari, come è ovvio nella narrativa per l'infanzia, e gonfia di commozione. Immagino i bambini scoppiare in lacrime e bloccare la voce di chi racconta chiedendo perché? perché Tilli non torna dal suo Tommi? 
Significativo, e intelligente, il fatto che Tommi non sia più nominato. Per Tilli, quella parte di vita è finita; ora ne inizia un'altra, forse più intensa della prima. 
Ne verrebbe fuori un libretto assai grazioso: lo immagino degnamente illustrato in tutte le fasi dell'odissea del piccolo cane. 

Passo a un'analisi puntuale del testo.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amMentre il bambino fa i compiti, Tilli sta seduta accanto a lui con la lingua fuori. 
Qui specificherei la posizione di Tilli, altrimenti sembra sia su una sedia accanto al bambino. Se è davvero così, lo specificherei meglio. Più che "lingua fuori", opterei per "penzoloni".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amVorrebbe che lui si sbrigasse, così se ne andrebbero a correre dietro a qualcosa insieme.
Sposterei l'avverbio dopo "correre".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amMa Tommi morde labbra e matita, una mano a reggergli la testa
Cambierei costruzione, un po' involuta secondo me per un bambino. Ti propongo: "Ma Tommi si regge la testa con la mano e mordicchia la matita: così Tilli aspetta".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 ame appoggia il muso sul corpo
Forse è preferibile specificare dove: la pancia, la coscia, ooppure la schiena, se il bimbo è sdraiato e non seduto sul tappeto.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 ampoi lui le apre la porta del giardino e lei va a fare due passi nella notte.
Bello.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amTilli la guarda da sotto in su, non le stacca gli occhi di dosso.
Ben reso il tipico atteggiamento canino.
Ti segnalo poco oltre il piccolo refuso "vcapisce".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amTilli le dà un colpetto umido sulla gamba. 
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amma trema dalle zampe alla coda.
Anche queste modalità comportamentali sono ottimamente rese.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amHa fatto qualcosa di male? Questa è una punizione? Cosa farà da sola? Dove andrà? Chi le darà da mangiare?
A mio avviso questa raffica di domande andrebbe evitata: lascerei solo la prima, "Perché è sola?". Più avanti dai risposta a tutto, e qui la sequenza di interrogativi mi sembra appesantisca e banalizzi il momento narrativo.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amDovrebbe imparare a cacciare.
Ecco che, nei momenti più pericolosi e drammatici, escono fuori tutte le risorse che abbiamo nascoste dentro di noi. Bello. 
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amFormichina,» chiama Tilli. «Stai bene? Ti sei fatta male?»
Tilli è davvero una cagnetta empatica e attenta. Non dimentica chi la circonda neppure nei momenti bui.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amOgnuno per sé ha detto il topo,” riflette ancora sentendo la risata di scherno del roditore. “Magari non vale per tutti.”
:)
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amDecide di rischiare e di fidarsi
Brava Tilli. 
Del racconto mi è piaciuto in modo particolare come hai governato i sentimenti: non hai temuto la commozione sfrenata che causa in chi legge (soprattutto se è un bambino!) l'abbandono sconsiderato, né il cambio totale di rotta, che porta con sé scoperte inusuali e nuove felicità.

Grazie per la lettura, Kikki.

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