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Re: [N2022R] Sempre respira

Ciao, @Poeta Zaza, eccomi al tuo racconto. 

Se posso esprimere un parere sincero, la lettura del tuo brano mi ha lasciato perplessa. Immagino sia per il motivo di cui già una o due volte ho avuto modo di scriverti: non vi sono, a mio parere, coordinate sufficienti per poter parlare di un "racconto" vero e proprio; non vi sono linee di confine tra il prima e il dopo, non sono chiari i personaggi né i loro contorni; vi è una sorta di "nebulosità" che non aiuta il lettore a orientarsi. Si tratta, come è ovvio, solo della mia opinione.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmL’estate c’è quando le tocca esserci. Quando vuole esserci c’è anche la nostra estate interiore, che corrisponde alla nostra bella maturità di persone.
Mi convince, e possiede un fondo accattivante, il confronto tra l'estate che arriva sempre quando è il suo turno e l'"estate interiore", che invece è piuttosto capricciosa. Mi convince meno l'equiparazione netta tra "estate interiore" e "maturità". Ad esempio, se dovessi usare la stessa metafora, io utilizzerei l'inverno.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmE la mia sosia avanzata mi interroga, come per un esame: il cuore mi batte con furia, perché so che la posta in palio è alta, avendola fissata io.
Non mi è chiaro chi sia questa "sosia avanzata", né l'ho compreso nella lettura.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmChi sei tu? esordisce lei, con enfasi teatrale e naturale insieme.
Immagino che l'ossimoro sia voluto, ma non comprendo come si possa parlare in modo insieme "teatrale" e "naturale". Mi chiedo inoltre: perché la "sosia avanzata" non riconosce la "sé precedente"?
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmSai qual è la prima cosa da fare qui?
"Ascoltare il vento".
Credevo che la prima cosa da fare in questo posto misterioso avesse una stretta connessione con l'estate/maturità personale. Ora, invece, "il vento" diviene protagonista.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmComunque, mi ha portato lui qui. Ma adesso riposa."
Il vento è dunque il vettore. Perché il vento? Se l'estate è la maturità, il vento di cosa è metafora? Sarebbe interessante saperlo proprio in virtù del fatto che esso, come dice la voce, in estate manca quasi del tutto.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmL'ombra di nuvola, che sfuma, più m'avvicino e più la riconosco: ha i miei contorni, che certo ha disegnato un vento diverso da quello da cui sono in fuga sin dall'inizio di questo viaggio
L'io narrante è in fuga da un "vento diverso", e il "vento" è allo stesso tempo il vettore. Chi legge non comprende del tutto se si stanno componendo stratificazioni di significato da scoprire oppure no. 
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmCome sei arrivata?
"Andando in diagonale" azzardo, manco fossi arrivata a bordo di un mezzo vento-propulsore e con le lenti a contatto spazio-luce. In realtà, non so il tragitto che ho fatto, e con che mezzo, per trovarmi altrove.
La "sosia avanzata" continua l'interrogatorio, ma chi legge non acquisisce informazioni di sorta. Mi domando in proposito: perché il procedere "in diagonale", risposta non aderente alla realtà del viaggio ma comunque con un'accorta logica interna ("azzardo", dice infatti l'io narrante), avrebbe potuto significare trovarsi "a bordo di un mezzo vento-propulsore e con le lenti a contatto spazio-luce"? Sembra quasi di capire che, se realmente l'io narrante avesse viaggiato in diagonale, quella sarebbe stata la modalità. Ma chi legge non ha finora avuto sentore di un mondo futuristico, bensì, forse, di qualcosa di onirico.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pm"Mi voglio contagiare di nuove prospettive. Voglio perdere la forma delle nuvole, incostante, a meno che non sia la prospettiva balzana d’una nube che sforma e ricrea se stessa."
Non mi è chiaro. Sembra si dica la stessa cosa in modalità diverse. Mi pare di ravvisare "l'incostanza" delle nuvole anche nell'azione "d’una nube che sforma e ricrea se stessa."
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmE ascolto il vento, così sento dove va e posso provare a scavalcarlo. Sono in fuga da questo conformismo, da questi adattamenti. Corro i miei rischi a scavalcare il vento e non chiedo il perché del livello del mio cielo, quando è solo merito o colpa mia. "
Da cosa è rappresentato il "conformismo" cui si accenna, e in che modo è collegato all'azione di "ascoltare il vento" per poterne conoscere la direzione e quindi "scavalcarlo"? Tutto è solo accennato, sfiorato appena; nessun elemento viene approfondito affinché chi legge possa immergersi negli eventi e comprenderne la successione.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmRispondo cogliendo il suggerimento: "Così coi buoni pensieri e l’idea che li illumina: questa li copre di luce mentre li fa camminare verso la direzione voluta. O sono loro fatti di vento proprio e la nuvola luminosa dell’idea li fascia. Diverso è coi cattivi pensieri."
Qui sopra scorgo quel didascalismo che a mio parere è di gran nocumento a ogni narrazione che non nasca già per quell'intento.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmCucio i bordi dell'ombra e non dilaga?
Mi pare di ricordare una tua poesia dove compariva questa espressione.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmPerché? (mi spinge a una conclusione).

"Perché voglio sciogliere i vincoli della routine in questo viaggio verso la luce.
C’è il cielo libero - accanto alle nuvole - quello che non pone filtri al sole e alle stelle, e oltre - a di là delle nuvole - lo spazio libero del cielo è totale.
Questo cerco nel  viaggio verso il mio mondo libero:  un altro spazio, al di là dei brandelli di pena - o di colpe o dei raggrumati pensieri che lo screziano, spinta dai venti della fame e del perdono - scavalcarli e trovarci - al mio livello di cielo,  la mia anima... libera."
Qui l'io narrante dà una spiegazione "concreta", che però rimane a mio parere sospesa, non agganciata a ciò che la precede: quale si rivela essere "la posta in palio" citata sopra? 
Concludendo, direi forse che il testo non tratta di un vero sogno né di un'esperienza metafisica né di una realtà aliena ma, come risponde qui l'io narrante, solo del desiderio di allontanarsi dalla routine, desiderio che si trasforma in un sogno a occhi aperti. 
Ti ringrazio e ti saluto!

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