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Re: Muffa

Ciao @Tracker!
Il tuo racconto brilla per il suo contenuto originale.
L'evoluzione della storia è forse poco proporzionata, nel senso che si dilunga più sui momenti di riflessione, mentre nei momenti in cui c'è l'azione (la crescita della muffa, quando al protagonista viene comunicato il giorno dell'esecuzione, il momento in cui lascia la cella per sempre) è molto più incalzante.
 
Il protagonista è peculiare, si capisce che sia una persona disturbata dal contrasto nell'attenzione che riserva alla muffa e quella che afferma di non avere nei confronti delle persone che ha ucciso. Questa è una nota positiva, perché spesso è difficile caratterizzare un personaggio in un racconto breve, bisogna dare delle 'sapienti pennellate'. Mi sarebbe piaciuto qualche rigo in più per i suoi omicidi, o in generale per lasciar intuire maggiormente la sua storia personale. Avrebbero aggiunto un tocco di brivido ulteriore.

La storia dell'attenzione di un condannato a morte verso una muffa è bellissima, per me. Immagino bene un uomo consapevole della sua fine che presta attenzione a quel piccolo segno di vitalità e crescita nella sua cella smorta. Mi ha fatto pensare vagamente alla rosa del Piccolo Principe, reinterpretata in una chiave oscura e introspettiva.

Ho apprezzato particolarmente le descrizioni, molto evocative e capaci di far immergere il lettore nell'ambiente della storia. In particolar modo, mi sono piaciute la descrizione della crescita della muffa e quella del sogno del giardino di muffe. Unico appunto, come da sopra, visto che le descrizioni sono lunghe e ricche, sarebbe meglio alternarle con più omogeneità all'azione, così da non perdere l'attenzione del lettore.

In conclusione, il racconto mi è piaciuto molto.

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