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Re: Editoria a pagamento e Premi letterari

@Mafra Io sono tra i contrari non solo all'EAP, ma a qualsiasi forma di contribuzione alla filiera che si propone l'unico obiettivo di mungere lo scrittore o aspirante tale. Il fatto che tra i candidati (da chi?) allo Strega o ad altri premi prestigiosi ce ne siano alcuni che hanno pagato per essere pubblicati non sposta di una virgola la mia posizione, anche perché una cosa è essere candidati (ancora, da chi?) al premio, un'altra vincerlo. Per uscire dall'anonimato può essere sufficiente sbattersi nei social e negli innumerevoli blog dedicati all'editoria, avere successo è un'altra cosa. Mi pare utile richiamare, ripetendomi, l'attenzione sulla circostanza che, in un mercato che vede ogni anno la pubblicazione di oltre 60.000 titoli, con una vendita media di 200 copie per titolo (è una media in cui sono compresi best seller da centomila, un milione di copie), in cui un autore esordiente piazza in media 30-50 copie con un ricavo lordo, quando lo pagano, di 1 Euro a copia, il recupero di mille o duemila Euro spesi per vedere il proprio nome su una copertina è, 999 volte su mille, pia illusione. 

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