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Re: Spigolature (titolo provvisorio) - frammento

Il pezzo è un poco corto per dare una valutazione della trama, perché ci sono davvero poche informazioni sulla storia e su cosa avvenga o possa avvenire; non è un problema, anche perché credo che sia solo l'intro per una storia più lunga 

Ci sono però delle cose che non mi convincono, a partire dallo stile: narratore onnisciente e invadente a parte, la scelta delle parole è in alcune parti inutilmente simil-aulica e ricercata 
Luca Canetti ha scritto: bellissima
Forse servirebbe una descrizione della ragazza, perché usare solo questo aggettivo è troppo vago e lascia tutto il lavoro al lettore, oltre a non fornire nessun dettaglio preciso che possa fornire una base per visualizzare la protagonista 
Luca Canetti ha scritto: bastava avere la possibilità di frequentarla e di conoscerla a fondo per rendersi conto che, in realtà, era una persona assolutamente squisita.
Luca Canetti ha scritto: bastava osservarla quando tornava a casa, per capire che lì diventava un’altra persona
queste due frasi mi sembrano la ripetizione una dell'altra, espanderei o eliminerei la seconda; essenzialmente il concetto è lo stesso: Pamela si comporta in modo diverso a casa e fuori casa; dopo colleghi la cosa alla presenza del ragazzo/fidanzato, ma servirebbe almeno spiegare il motivo di questo comportamento, non necessariamente qui ma una distinzione di atteggiamento così netta deve essere motivata molto bene per essere credibile 
Luca Canetti ha scritto: frequentava un ragazzo che diceva essere il suo fidanzato; e da un certo punto di vista lo era, anche perché quel giovane poteva fare delle cose che erano vietate a tutti gli altri. Ma
tutti sostenevano che, in realtà, fosse il suo migliore amico.
Ti segnalo l'accapo di troppo dopo "ma". Il concetto mi pare un po' ingarbugliato e fumoso. Chi dice che il ragazzo è il fidanzato di Pamela? Pamela stessa o il ragazzo? "Poteva fare delle cose [...] vietate a tutti gli altri", scusami la malizia, ma mi viene in mente solo una cosa dopo l'introduzione che fai, e il fatto che non sia sicuro sia il fidanzato o un amico rende il tutto più ambiguo di quanto sia necessario. Se uno (Pamela o il ragazzo) sostengono di essere fidanzati, o l'altro smentisce o non vedo perché gli altri debbano credere siano solo amici; di solito accade il contrario: due si credono amici ma tutti li vedono come fidanzati 
Luca Canetti ha scritto: non era raro che incontrasse qualche bulletto che, non sapendo cosa fare, sfogava la sua rabbia inespressa e il suo rancore nel vano tentativo di farla cadere o/e di far sì che lei si sentisse in colpa.
Perché? Capisco che si possa spiegare anche in seguito, ma anche qui serve una motivazione di ferro per rendere Pamela il bersaglio di frequenti aggressioni, fisiche o verbali, da parte di "bulletti". Tenendo conto che stiamo parlando di una ragazza ventenne, mi viene da pensare che anche i "bulletti" abbiano la stessa età, quindi non parliamo di bambini o ragazzi che prendono in giro la compagna di classe per un qualche motivo infantile o "culturale" (banalmente Pamela potrebbe non essere italiana o venire da un'altra città), a vent'anni aggressioni simili sono al limite della piccola criminalità, cosa che deve essere giustificata 
Luca Canetti ha scritto: in paese girava voce che quello che aveva in essere col suo fidanzato fosse un rapporto ambiguo
Come sopra, perché? Da quello che si è mostrato e detto finora non mi pare ci siano delle ambiguità, a meno che la mia ipotesi precedente non sia vera, in quel caso posso concordare. In ogni caso andrebbe spiegato cosa gli altri vedono di "ambiguo" nel loro rapporto
Luca Canetti ha scritto: segno di una cultura incredibile e di un’intelligenza fuori dal comune.
Come in altri tuoi pezzi, questa mi pare un'inutile idealizzazione ed esaltazione della protagonista, che il narratore fa senza un buon motivo all'interno del racconto 

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