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Re: Titolo del libro

@ioly78 una volta ho fatto il contrario. Sono partita da un titolo e poi ho sviluppato la storia.
Esperimento interessante. Mi sono fatta suggestionare dal titolo e poi ho dipanato tutto lo svolgimento.
Non è andata male.
La tua idea di fare una lista tra titoli di altri non la vedo molto funzionale, perdonami, rischierebbe a mio avviso di condizionare la tua scelta.
Se non vuoi fare al buio come feci io quella volta sopra citata fai sì una lista ma di tue idee senza lasciarti influenzare da altri scrittori, poi gettala nel fuoco e scegli un titolo che non era in elenco. Fidati funziona l'istinto.  

Re: Titolo del libro

@dyskolos lungi da me voler ingannare il lettore e neppure telefonargli una parte del romanzo.
Come in tutto ci vuole equilibrio tra indicare di cosa parla almeno in linee generali l'opera e tra giocare sull'effetto sorpresa.
Penso che la soluzione migliore sia mettersi nei panni del lettore medio e chiedersi cosa vorremmo trovare al suo posto, per me funziona sempre.
Poi vale tutto, anche inventare una parola che non significhi niente in nessuna lingua del mondo, ma in linea di massima penso, essendo di madre lingua italiana che per quanto mi riguarda opterò molto spesso per titoli made in Italy (la citazione anglofona non è casuale :P)

Re: Titolo del libro

dyskolos ha scritto: [Ho capito. Sei nata al Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina a Roma :) ]
Esatto, non era difficile da intuire. ;)
massimopud ha scritto: il titolo secondo me  vale almeno un 30% nell'attirare l'attenzione di un potenziale lettore. 
Per me anche il 40% subito dopo la copertina e la quarta di copertina.


Miss Ribston ha scritto: Il titolo, quindi, per essere davvero efficace, deve saper rappresentare il libro nella sua totalità, nonché attirare il target cui è rivolto.
Concordo anche sulla questione del target, utilizzare un particolare slang può catturare ad esempio un target gggiovane. (l'abbondanza di g è voluta, non mi si era incantata la tastiera) o magari una citazione dotta può incuriosire un pubblico più maturo.


Comunque direi che al di la della lingua in cui si sceglie di intitolare un romanzo, salvo eccezioni, è sempre bene far coincidere il titolo con lo stesso idioma del testo e forse forse in caso di traduzione e vendita all'estero mantenere comunque il titolo nella lingua originale (al massimo aggiungere un breve sottotitolo per far comprendere il significato al lettore ignaro, ma solo se necessario ai fini di innalzare il gradimento e l'acquisto che ne consegue).

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