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Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

bore_ale ha scritto: È proprio questo il problema dell'editoria italiana: se un manoscritto fa schifo, perché diavolo bisogna pubblicarlo ugualmente?

Se io editore serio e onesto penso che non sia buono non lo pubblico e basta, altrimenti sto solo lucrando sull'autore.
(PS: Stiamo andando Off-topic, per quel che mi riguarda la chiudo qui)
Se non è buono nessun editore credo lo pubblichi, neanche ad alzare l'offerta. Però se è "rischioso" per vari fattori, vuoi scrittore esordiente, vuoi genere particolare, ecc. E' un discorso ampio, si siamo off topic...

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

bore_ale ha scritto: Perché il rischio di cui parli è insito in qualsiasi attività imprenditoriale, compresa l'editoria.
La divisione del rischio di cui parli non ha senso, perché non essendo un socio dell'azienda (se così vogliamo chiamarla) tu come autore percepirai un 7-8% di royalties sul venduto, mentre tutto il resto è guadagno dell'editore (al netto delle spese).

Accetteresti di pagare per lavorare per Google, Samsung, Apple, Sony etc. etc? È lo stesso discorso.
Ti dico il mio punto di vista. Ci sono sicuramente analogie perché si tratta pur sempre di impresa, ma non si può equiparare in toto le due cose. Ogni impresa chiede al suo dipendente di svolgere bene il suo lavoro, se così non è, ti licenzia o investe per farti migliorare. Così tutela i suoi rischi. Un contratto con un editore è come un percorso lavorativo di anni ristretto in una firma. Se il tuo manoscritto è già in partenza "rischioso", stamparlo e tutto il resto, è un costo che non consente tutele del genere. O va bene o no. Ecco per me il senso di una richiesta di contributo. Questo a conferma che se il manoscritto è buono, l'editore di solito non chiede contributi.

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Silverwillow ha scritto: Il primo passo dopo aver finito un libro dovrebbe essere capire se è presentabile, o se magari c'è qualcosa da sistemare (fidati, c'è sempre qualcosa da sistemare). Il mio consiglio generico quindi è di farlo leggere a 2-3 lettori attenti. C'è una discussione apposita qui per cercarne: https://www.costruttoridimondi.org/forum/viewtopic.php?f=36&t=386 
Oppure puoi fare un giro nella sezione Editoria, o aprire un topic in "Discussioni varie sul mondo editoriale", per ricevere pareri specifici. Poi puoi cercare dalla lista qualche editore che fa al caso tuo (per genere del libro o altro). Ti sconsiglio assolutamente gli editori che chiedono contributi, non solo per il fattore economico, ma perché non hanno interesse a promuovere gli autori e in più i libri così pubblicati sono malvisti. 
Se intendi un lavoro di editing, per fortuna ho già provveduto proprio grazie a degli amici. L'occhio esterno in effetti ci vuole e come giustamente dici, c'è sempre qualcosa da sistemare. Un giro nella sezione editoria lo farò di sicuro, grazie per il consiglio. Sui contributi vedo che è un tasto delicato. Il fattore economico è la sola difficoltà per me, l'essere malvisti non mi turba, anzi a volte è la miglior e pubblicità; cosa anche quest'ultima, che poco mi interessa a dire il vero. :)

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

bore_ale   ha scritto: bore_ale  Un editore che chiede contributi non lo troverai in questo forum.
E no, non solo non è comprensibile, ma non è neppure accettabile che si debba pagare per essere pubblicati.
Perché? Non mi intendo di editoria però un editore che stampa qualche migliaio di copie e poi ne vende un pugnetto, credo perda un bel po' di soldi. Se moltiplichi ciò per tutti i possibili flop di scrittori sconosciuti sui quali provano a investire, diventa una bella cifra. Per me è solo l'aspetto finanziario della cosa, la matematica divisione del rischio.

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Scrivere fa bene, smettere nuoce gravemente alla salute. :)
Grazie per la risposta. I consigli erano generici in effetti, ma in realtà si riferivano al primo passo auspicabile dopo aver scritto qualcosina. Ci sono migliaia di editori e molti più scrittori, e allora, cosa fare? Personalmente mi piacerebbe trovare un editore che valuta scrittori esordienti in modo professionale e  che dia buone possibilità di stampa, anche con un minimo contributo, d'altronde credo sia comprensibile quando si tratta di esordienti.  Le mie ambizioni finiscono lì, il resto lo affido all'evoluzione. L'importante è essere soddisfatti del proprio lavoro.

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