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Re: Il presente di Brando

Ciao@queffe ho letto il tuo racconto e ne ho apprezzato vari aspetti.
Il tuo incipit da subito mi ha messa sull'attenti, perché ha preso una cosa ovvia e l'ha resa importante presentandola come una conquista e già da subito ti chiedi il perché di questa scelta. Da subito la lettura è diventata lenta, le tue scelte e il tuo stile mi hanno imposto un ritmo di lettura pacato, che non ho scelto e questo mi è piaciuto, perché sì mi piacciono i racconti classici, ma anche la dilatazione del momento, la densità di contenuto dell'istante. Mi hai imposto un ritmo perfettamente coerente con l'atmosfera del brano, che richiedeva riflessione, empatia.
I dettagli del passato di Brando perdono di importanza, pochi cenni vanno più che bene a parer mio, perché protagonista di questo racconto è il disperato attaccamento all'attimo che Brando sta vivendo, la fuga dal dolore del ricordo che, una volta rivissuto, gli renderebbe impossibile accettare la vita di adesso, o estremamente difficile.
Ogni momento che attraversa è segnato dal costante tentativo di sorvolare sulle difficoltà, mantenersi sulla superficie delle cose per poterle superare. Un autocondizionamento continuo, attivo pure in sogno. La sua è una vita dove anche una sola parola ha un grande peso e lo condiziona.
Il tuo racconto è bello, hai reso protagonista la psicologia di Brando facendole permeare tutto il brano e i piccoli accadimenti, dimostrando di saper dilatare le immagini, in modo originale e profondo.
L'imbarazzo di un'elemosina e un grazie a fil di voce non ascoltato mi hanno toccata per la delicatezza, come mi ha rattristata l'incomprensione della giovane.
La tua storia mi ha suscitato emozione e per questo ti ringrazio. Ti rileggerò senz'altro. <3

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