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Re: [Lab 1] Aurelia

@Almissima ha scritto: @Almissima
Ciao!
Provo a dare un contributo:

Oggi a pranzo mi é sembrato di magiare un fienile!» la sedia cigola sotto al disagio di Aurelia.
«Signora, sono cento grammi di rucola tagliata in maniera grossolana. Ci ha aggiunto i cento grammi di salmone affumicato e i sessanta grammi di pasta?» risponde il dottore nascosto a metà dalla scrivania.
«Ovvio dottore, e mi sono mangiata tutto. Per quanto il salmone fosse troppo salato e la rucola troppo piccante.»
Le dita leggermente gonfie stringono la borsetta che sembra ancora più piccola appoggiata sulle cosce generose. Il dottore non può vedere le cuciture della gonna stressate dalla carne abbondante, ma Aurelia ne è consapevole.
«Signora Masnielli, qual è il problema? È appena il primo giorno di dieta.»
OTTIMO INIZIO, CHE INQUADRA SUBITO IL PERSONAGGIO DI AURELIA. HO TROVATO UN PO’ FORZATA LA PRMA FRASE DEL DOTTTORE, QUASI COME SE FOSSE UNA TUA SPIEGAZIONE E NON DEL PERSONAGGIO: PERCHÉ DOVREBBE SPECIFICAR CHE LA RUCOLA È TAGLIATA IN MANIERA GROSSOLANA? INOLTRE NON MI TORNA CHE SIA IL PRIMO GIORNO VISTO CHE POI SCOPRIAMO CHE SONO DUE ANNI CHE FREQUENTA LO STUDIO. FORSE È IL PRIMO GIORNO DI QUESTA DIETA?

Un lieve tremito attraversa le mani composte del dottore, come se la pazienza gli fosse uscita proprio dalla punta delle dita. Ma deve averne una bella scorta, lui; lei no. QUESTA FRASE NON L’HO CAPITA, FORSE È UN MODO DI DIRE CHE NON CONOSCO
«Ma come la mettiamo se sgarro? Si arrabbierà?» dice con gli occhi dolci di una bambina che ha in mente un
a marachella.
«Allora, signora Masnielli, cerchiamo di tornare in noi. Per prima cosa la dieta è una sua libera scelta, lei mi paga affinché io gliela prescriva; quindi è libera di fare ciò che vuole. È lei che desidera perdere peso, anche se di fatto non soffre di alcuna forma di obesità. È lei che lo desidera, quindi è lei e solo lei che può arrabbiarsi. Dal mio punto di vista non sarebbe nemmeno necessario.» UN MEDICO CHE DÀ UNA DIETA QUANDO NON È NECESSARIA, POCO ETICO, EH? PER IL DIALOGO, SIAMO ANCORA NELLA FASE IN CUI SPIEGA DATI OGGETTIVI.

Le parole dure si infrangono, o forse meglio, rimbalzano sul seno burroso che occhieggia dalla scollatura senza minimamente scalfire l’allure capricciosa di Aurelia. BELLO QUESTO PASSAGGIO
 
«Aurelia, mi permetta di chiamarla così, mi ascolti. Sono due anni che lei frequenta il mio studio e credo anche di averle dimostrato tutta la mia comprensione e aver rispettato tutte le sue esigenze. Lei insiste a voler perdere dieci chili, esattamente quei dieci chili che, a suo avviso, sono di troppo attorno ai suoi fianchi.» TOGLIEREI L’ULTIMA PARTE, FORSE UN PO’ DIDASCALICA.
 
«Vorrei però che lei fosse consapevole del fatto che nessuna dieta al mondo va a colpire in un punto preciso, sarà un dimagrimento diffuso che andrà a colpire e scolpire ogni parte del suo corpo, a partire dal viso, il seno, il ventre fin giù alle cosce e ai polpacci. UHM, QUALCOSA NON MI TORNA: IL FATTO CHE DIA QUESTA SPIEGAZIONE È UN PO’ INVEROSIMILE PER QUANTO È OVVIA.

Ad ogni parola Aurelia sposta il peso da una natica all’altra. Non si vede a fare crunch, side plank, mountain climbers e chissà che altro ancora. Nei suoi sogni lei si immagina di essere una Marini, morbida, abbondante ma non troppo e sexy, tanto sexy. Suo marito invece ha in mente quelle silfidi che sembrano disegnate col righello. QUESTA FRASE FUNZIONA, MA SIN QUI I DIALOGHI NON HANNO AVUTO UN VERO RUOLO ATTIVO: QUESTI STESSI CONCETTI NON POTEVANO ESSERE DETTI (VISTO LO SCOPO DEL RACCONTO) ANZICHÉ LASCIATI ALLA DESCRIZIONE TERZA (CHE È LA FORMA CHE GUIDA E DESCRIVE LA VICENDA)? 
 
«Lei sa, vero, che non è necessario che lei dimagrisca? I suoi esami del sangue e delle urine  TOGLIEREI, APPESANTISCE 

Il dottor Pralessi guarda dall’alto la sua paziente gli pare che dei confini si stiano dissolvendo. Non che siano scomparsi del tutto, sono solo più vaghi, più curvilinei come a seguire le forme generose di Aurelia. BELLO!

LA PIANTO QUI, perché SE NO DIVENTEREI RIPETITIVO.
Posso dire che il racconto mi è piaciuto e mi ha sorpreso. Scritto con delicatezza e stile. L’unica cosa è che mi sembra che i dialoghi non siano l’elemento trainante, che è lasciato alla narrazione esterna.
Come sempre, se trovi qualcosa di utile nelle mie elucubrazioni, fanne uso, altrimenti butta via tutto e vaia innanzi.

Di nuovo complimenti per il bel racconto!

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