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Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

@Silverwillow 

Ma quindi quanto tempo è trascorso dalla firma del contratto con Arkadia alla pubblicazione dell'opera? Chiedo perché in precedenza nel WD avevo visto nella firma le altre tue pubblicazioni (HarperCollins e Alcheringa) ma non quella di Arkadia, che avevo capito fosse l'ultima... invece a quanto capisco ora è la prima o la seconda, almeno in termini di firma del contratto. Pensavo che Arkadia ti avesse preso tra i loro autori anche perché avevi pubblicato con HarperCollins, invece a quanto capisco è l'esatto contrario. Può darsi che questo abbia contribuito alla scarsa promozione? Forse, paradossalmente, se eri un'esordiente totale saresti stata meglio promossa.

Comunque, il fatto che Arkadia voglia degli autori fidelizzati non è in sé una cosa negativa: significa che vogliono crescere insieme ad alcuni autori. 

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Sì, 1000 o 2000 non cambia il succo del discorso. 
Silverwillow ha scritto: La questione comunque resta aperta: senza un po' di pubblicità è impossibile vendere quelle copie. L'idea che mi sono fatta io (anche leggendo le loro interviste) è che puntino soprattutto sugli autori già famosi (blogger, giornalisti, sceneggiatori, ecc.) per coprire gli esperimenti con autori magari promettenti ma sconosciuti (che non si sa mai, un domani potrebbero sfondare, come Romina Casagrande, che ora pubblica con Garzanti). Resta il fatto che senza buone doti e impegno nella promozione da parte dell'autore si va poco lontano.
Nell'editoria di oggi, gli autori "promettenti ma sconosciuti", diventano conosciuti e possono sfondare proprio grazie alla promozione, e spesso ciò avviene con editori più piccoli e altrettanto promettenti, che credono molto in alcuni autori e fanno da trampolino di lancio. Come suggerisci tu, probabilmente su alcuni libri il loro approccio è opposto: comprano i diritti di un'opera - anche "a perdere" - scommettendo sul fatto che l'autore promettente diventerà conosciuto. Ma ciò significa che l'autore deve diventare conosciuto con mezzi propri, magari pubblicando con un "big" e/o firmando con un grosso agente, mentre loro promuovono soprattutto gli autori che già sono affermati. Quindi sì, posso capire che non è il tipo di approccio che ti aspettavi. 

Comunque a prescindere il tuo percorso è un po' particolare, perché hai pubblicato con un grosso marchio, poi con un piccolissimo, poi con alcuni meno piccoli... 

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

@Silverwillow 

Con una tiratura di 2000 copie, e non trattandosi di un grosso editore, in effetti è poco comprensibile. Se applicassero la stessa politica a tutti i libri che pubblicano, sarebbero già falliti. Mica si possono aspettare che l'autore piazzi 2000 copie a parenti e amici, specie in questo periodo in cui non si organizzano nemmeno presentazioni... già è difficile piazzarne 100. Una volta venuto meno il dubbio sulle tirature, non saprei davvero che ipotesi fare. Hai visto se il libro è almeno ben distribuito nei punti vendita? Con 2000 copie a edizione di sicuro l'investimento dell'editore c'è, e non capisco come intendono recuperare quei soldi e guadagnare. Magari hanno pensato che tu fossi un'autrice già con un tuo pubblico fidelizzato, e che non fosse necessario promuovere il libro più di tanto (anche se mi sembra di capire che qui il "più di tanto" è quasi zero). Magari sono in una fase di riassetto aziendale, e risentono di questo periodo di caos. Magari entrambe le cose in proporzione variabile. In ogni caso, sicuramente la tua è una testimonianza molto utile. 

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Che Guevara ha scritto: Mah, io ho avuto esperienza diretta, nel 2017, con una piccola CE, presunta costola di una media, che era distribuita da Messaggerie (IBS-La Feltrinelli-Libreria Universitaria) 
Non ho ben capito... se era "distribuita" solo online, che distribuzione è? Magari aveva un qualche accordo con quei portali, ma non era distribuita. 
Essere distribuiti da Messaggerie significa, primariamente, distribuzione nei punti fisici... ed è per questo che la tiratura è fondamentale. 

Vediamo se @Silverwillow ci illumina sulle tirature di Arkadia. 

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Cheguevara ha scritto: @Wanderer, il punto nevralgico è proprio quello della tiratura. 
Infatti: nell'era del POD e delle pubblicazioni "free" a costo zero tramite Amazon, la tiratura è l'unico indicatore del rischio d'impresa o meno ed è l'elemento a cui prestare più attenzione del contratto. Secondo me, una pubblicazione "con tutti i crismi" non dovrebbe andare sotto le 500 copie per ogni edizione, anche se questo standard minimo diventa sempre più difficile da ottenere, se non si pubblica con un editore medio-big. Essendo Arkadia un editore distribuito da Messaggerie, comunque, dubito che ricorrano al Print on Demand o a microtirature, cosa che non consentirebbe loro di essere distribuiti da Messaggerie. Resta però la possibilità che le tirature siano molto variabili caso per caso. 

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Tornando in topic.

Secondo me, @Silverwillow , quello che ti è successo nulla toglie all'editore in questione. In fondo, anche alcuni autori emergenti che hanno pubblicato con "big" hanno avuto esperienze molto simili alla tua, cioè sentirsi decisamente meno promossi - e anche un po' trascurati - rispetto ad autori "di grido". Non è certamente piacevole, ma è una cosa abbastanza comune, quindi dovresti spogliarla da personalismi e sensazioni soggettive. Fossi in te sarei comunque soddisfatto di aver pubblicato con un editore abbastanza ambito tra gli emergenti, e cercherei di spendere bene questa pubblicazione  :)

Per il resto, non mi è ben chiaro come Arkadia faccia a rientrare nelle spese di alcuni libri che pubblica, se non li promuove a sufficienza.
Finché lo fa un "big" - che viaggia su grossi numeri e può permettersi piccole perdite - è un conto, ma per un editore più piccolo è meno comprensibile. 

Posso chiederti, se non è un'informazione troppo riservata, che tiratura ha il tuo libro?

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

bore_ale ha scritto:
È proprio questo il problema dell'editoria italiana: se un manoscritto fa schifo, perché diavolo bisogna pubblicarlo ugualmente?

Se io editore serio e onesto penso che non sia buono non lo pubblico e basta, altrimenti sto solo lucrando sull'autore.
(PS: Stiamo andando Off-topic, per quel che mi riguarda la chiudo qui)
Risposta semplice: perché oggi ci sono più scrittori che lettori, e buona parte degli acquirenti di libri sono gli autori e le loro cerchie. Il mercato degli scrittori non è indifferente e fa gola, e ci sono interi settori dell'editoria italiana che hanno quello come unico target. Quindi, a monte, non è tanto (o soltanto) questione di essere onesti o truffaldini, bensì di avere un target piuttosto che un altro. L'editore può essere poco limpido proprio nel non chiarire quale sia il tuo target, e nell'illudere l'autore che il suo libro sarà qualcosa in più di una forma di vanity press, a prescindere se pubblicato "free" o meno (tra parentesi: per quanto riguarda il fatto che un editore debba chiedere contribuiti per libri "rischiosi", come sostiene @Carlo73 ... se così fosse, in cosa consiste il rischio d'impresa? Una cosa sono i libri "rischiosi", un'altra quelli mediocri).

Comunque, non necessariamente l'editoria a rischio d'impresa, quella che ha come target i lettori "puri", produce opere letterarie di qualità superiore.
Ci sono in giro emerite vaccate - seppur ben confezionate sotto il profilo dell'oggetto-libro - anche pubblicate dagli editori GeMS o dal gruppo Mondadori.  

Re: [Casa Editrice] Arkadia Editore

Silverwillow ha scritto:La differenza con Arkadia (considerato editore medio) 
Silverwillow ha scritto: Da un editore medio mi aspettavo...
Considerato "editore medio" da chi?
Ovvero: secondo i parametri adottati dal forum, a quanto mi è stato detto da @Miss Ribston ed @ElleryQ , Arkadia è un piccolo editore, non un medio. 

Comunque, piccolo o medio o medio-piccolo che sia, secondo me è un ottimo editore.

Anche se per fare un ulteriore salto di qualità dovrebbe implementare l'acquisizione di diritti di opere dall'estero (cosa che effettivamente contraddistingue di solito gli editori "medi"). Qualche tempo fa ho avanzato loro alcune proposte di traduzione, e ho avuto l'impressione che fossero un po' carenti su quel fronte. 

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