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Re: [MI179] La nostra cara Amelia

aladicorvo ha scritto: uno ad uno
colloquiale e bruttino: la forma corretta è "a uno a uno".

Avevo trovato un'altra sciocchezzuola del genere da segnalarti, ma me la sono persa strada facendo, a testimonianza che doveva trattarsi davvero di una cosa di poco conto. 

Mi soffermo un attimo sulla punteggiatura nei dialoghi, fonte di dibattiti sempre aperti.
aladicorvo ha scritto: mer ott 18, 2023 9:20 pm«Nulla».
Mi sento di consigliarti la punteggiatura interna, preferita da gran parte degli editori: «Nulla.» e di lasciare quella esterna solo nel caso in cui la battuta di dialogo sia introdotta da un indiretto (con i due punti). 
Così per intenderci:
Fu allora che Paolo disse: «Nulla».

In un caso, tuttavia, il consiglio si fa precetto: quello della punteggiatura nelle frasi di appoggio che spezzano il dialogo, come qui per esempio
aladicorvo ha scritto: mer ott 18, 2023 9:20 pm«Certamente» fece il dottor Malerba «Così come ogni cosa deve giungere al suo compimento».
qui dopo Malerba ci va un punto per giustificare la lettera maiuscola di "Così"; oppure una virgola, e in quel caso riprenderemo con "così".
La regola è che il segno d'interpunzione alla fine della battuta d'appoggio va messo nel caso in cui la frase del dialogo conterrebbe quel segno d'interpunzione. Mi spiego anche qui con un esempio:
«Mario» disse la moglie, «devi passare dalla lavanderia.» 
perché se non ci fosse la battuta di indiretto scriveremmo: «Mario, devi passare dalla lavanderia.»
Qui invece:
«Mario» disse la moglie «è passato dalla lavanderia.»
perché se non ci fosse la battuta di indiretto scriveremmo: «Mario è passato dalla lavanderia.»

Esaurite le pignolerie, ti dico che il racconto mi è piaciuto tantissimo.
È pervaso da una fine ironia, che a tratti si fa dissacrante, come qui:
aladicorvo ha scritto: mer ott 18, 2023 9:20 pmLa chiesetta di Santa Reparata era stipata di gente venuta anche dai paesi vicini e tutti, nonostante piovesse che Dio la mandava, 
e che qui per me tocca l'apice:
aladicorvo ha scritto: mer ott 18, 2023 9:20 pmGuardò la schiena appena curvata dal peso dei suoi ottant’anni, la penna dorata tra le dita sottili, il mento sul petto e i capelli d’argento azzurrino. Pareva proprio la suocera della Bella Addormentata.
Dopo la penna dorata e i capelli d'argento azzurrino, che ci fanno pensare alla delicatezza di una fiaba, la suocera della Bella Addormentata è geniale.
Una scrittura misurata, mai fuori registro, e scene che spesso sembrano una ripresa cinematografica, tanto sono vive e immediate.
Sei riuscita nell'impresa di dare dignità letteraria a due participi presenti, che di solito sono la morte della narrativa: "condoglianti" e "annuenti" hanno una vis comica eccezionale.
La traccia è rispettata in pieno e il racconto ha un ritmo uniforme, che arriva al climax in maniera naturale.
Davvero brava. 

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