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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

sefora ha scritto: l'autore dovrà darsi da fare in entrambi i casi per venderlo
Assolutamente. Infatti per chi fa self è doveroso avere nel proprio piano strategico di vendita anche la parte relativa al marketing. Purtroppo nel sistema editoriale tradizionale, invece, il doversi occupare da sé del marketing è una stortura dovuta alla scarsità di investimento da parte dell'editore nel voler vendere i propri prodotti, spesso perché il vero cliente è l'autore e non il pubblico.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

sefora ha scritto: Mah, non sono interessata al self e comunque non spenderei quella cifra.
Legittimo, ci mancherebbe. Il self (fatto bene) deve essere una scelta non solo di interesse, ma anche ponderata e organizzata, così da non rimetterci dell'investimento iniziale :)

Detto questo, tra quelle che hai elencato, KDP e Lulu non offrono servizi diretti. Il massimo che possono fare è indirizzarti su piattaforme dove diversi professionisti si pubblicizzano, così che tu possa scegliere chi preferisci, ma non hanno pacchetti pronti.
Oltre a ciò, non basta fare il preventivo e scegliere il più economico rispetto la piattaforma (anche perché non è obbligatorio avvalersi dei servizi offerti dalla piattaforma, spesso scarsi e poco professionali, per quello che ho potuto vedere; meglio cercare professionisti singoli e sceglierli sulla base dei loro cv, cartelle di prova e portfolio). Quando si pubblica in self c'è da tenere in conto anche una serie di altri fattori, non meno importanti del prezzo, rispetto la piattaforma. Per esempio: la qualità del prodotto finale, se il libro è cartaceo, com'è? Quanta scelta di formati, carte, tipologie di copertine ha a disposizione la piattaforma specifica? Dove distribuisce il prodotto, attraverso quali canali sarà possibile comprarlo? Quanto tempo ci vuole perché la pubblicazione risulti disponibile?
Rispetto queste domande, infatti, alcune delle piattaforme che hai elencato io, personalmente, non le consiglierei mai a un cliente, perché lavorano male nel complesso.

Scegliere il self, quindi, comporta rivolgersi a professionisti di un certo tipo e comporta anche conoscere bene, benissimo, le dinamiche delle piattaforme di pubblicazione, per poter scegliere quella più in linea rispetto i propri interessi. ;)

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

sefora ha scritto: Davvero troppo!
No, ottocento euro circa sono una cifra accettabile, se l’autore di auto edizione ha bisogno anche dei servizi sul testo e di progettazione grafica. Anzi, è pure poco, nel totale, se c’è bisogno di tutti i servizi – editing, correzione bozze, impaginazione, copertina –.
Nel tuo caso, hai speso poco perché non hai avuto bisogno dei servizi editoriali a lato delle spese di pubblicazione, in quanto da ciò che affermi avevi il testo già pronto, magari anche impaginato e con copertina realizzata, il tutto preparato da un editore.
L’autore self, invece, ha due possibilità: o non si avvale di servizi (o ne richiede di poco professionali) per cui i costi effettivi per giungere alla pubblicazione sono irrisori, se non nulli; oppure richiede servizi professionali, e pagando i professionisti la spesa può andare anche ben oltre gli ottocento euro, in quanto i servizi – professionali, erogati da professionisti qualificati – hanno un costo di un certo tipo.
Si tratta, per l’autore self, di scegliere se vuole investire nella propria opera (facendosi un programma di marketing di un certo tipo, analizzando spese e previsioni di vendita per poter rientrare dell’investimento fatto), oppure se non investire o investire poco. Tutto dipende dai conti che la persona si fa: se sa di poter rientrare delle spese con i guadagni dalle vendite o meno, tenendo da conto che un prodotto professionale ha più possibilità di essere venduto, ma anche che ciò non basta per impostare una strategia di marketing vincente.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Carlo73 ha scritto: un ottimo romanzo, quindi non solo scritto bene ma anche interessante, pubblicato in modo molto amatoriale, non ha proprio nessuna possibilità sul mercato?


Ti rispondo con una domanda: perché io lettore dovrei acquistare un libro amatoriale, o quantomeno che ne ha l’aspetto? Chi mi dice che quel libro è davvero scritto bene ed è anche interessante, se niente del suo aspetto e della sua presentazione me lo può suggerire? Perché dovrei anche solo cliccare sull’icona del libro amatoriale, quando nella stessa pagina vetrina vedo libri che appaiono molto più curati rispetto a quello lì, in linea con quelli che sono abituato a vedere (quindi professionali)?
La risposta più comune è: niente. Se un libro appare come amatoriale, può essere anche il miglior libro della terra, ma non verrà né comprato, né tantomeno sfogliato o cliccato, perché non viene comunicato al pubblico nella maniera corretta. Il pubblico, ossia i lettori compratori, non acquistano per fede o per simpatia o simili. Acquistano se il libro, in tutto il suo complesso, convince e piace, se attira il target cui è destinato. E il pubblico vuole e chiede un minimo di garanzia che passa anche attraverso la cura del testo.
L’unico modo per cui un prodotto amatoriale possa avere successo sul mercato è che abbia a sostegno una campagna di comunicazione di un certo tipo... professionale. In ogni caso, un minimo di professionalità occorre per avere qualche possibilità. :) 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

@Carlo73 tieni presente che il costo della piattaforma è solo uno dei costi della pubblicazione in self. Come dicevo, se si vuole pubblicare in maniera amatoriale, allora è sufficiente sostenere il costo della piattaforma, che equivale alla messa in commercio dell’opera e alla distribuzione.
Se si vuole, però, avere un prodotto professionale e competitivo sul mercato, è necessario rivolgersi a professionisti del settore per sistemare il testo prima (editing, correzione di bozze), e dargli una “forma fisica” poi (impaginazione, copertina).
Per questo le variabili sono così tante, rispetto ai costi. A seconda dell’intento, dei professionisti eventualmente contattati e dei servizi richiesti, della piattaforma cui ci si rivolge per la produzione e messa in commercio, e dell’eventuale pubblicità successiva (realizzata da professionisti o meno) i costi vanno dalle poche decine di euro fino alle migliaia.
Se l’intento è avere un prodotto ottimo, vendibile e concorrenziale, i costi da sostenere sono di un certo tipo, e va sviluppata una strategia di marketing per riuscire a rientrare dell’investimento con le vendite, e magari guadagnare pure qualcosa. C’è chi lo fa e che ci riesce, ma bisogna essere convinti della strada scelta. Fare self fatto bene non è un ripiego, ma una scelta ponderata e ben strutturata.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Carlo73 ha scritto: Mediamente quanto costa?
È pressoché impossibile risponderti, viste le innumerevoli variabili che concorrono per rispondere alla tua domanda.
In questa discussione: viewtopic.php?f=46&t=1589
si parla (si vorrebbe parlare) del costo dei professionisti del panorama editoriale, professionisti ai quali ci si deve rivolgere se si vuole pubblicare in maniera professionale.

Se si vuole pubblicare in self, invece, in maniera del tutto amatoriale o solo per togliersi lo sfizio di farlo, invece, i costi sono minimi, e il prodotto finale rispecchierà l’amatorialità dell’intento. :) 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Francesco Curcio ha scritto: Quello che invece fa veramente la differenza nella scelta è la tua volontà di "sbatterti" dopo la pubblicazione.
Non ho esperienza con una CE ma nel mio immaginario dopo la pubblicazione la palla passa a loro
Questo è come dovrebbe essere, ma di fatto la realtà è un'altra: anche con una Casa Editrice alle spalle, qualsiasi sia la sua dimensione, è molto più probabile che la palla sia sempre nelle mani dell'autore, per quanto riguarda la promozione. Le eccezioni per cui è la CE a gestire in toto o a prendere le iniziative, per quel che riguarda la promozione, sono appunto eccezioni.

La differenza tra self e CE, pertanto, sta piuttosto nell'investimento iniziale e nelle tempistiche di pubblicazione. Se si autopubblica, l'autore è editore di se stesso, quindi l'investitore è lui, i professionisti deve trovarli lui, e anche le tempistiche le decide lui. Nel caso del self, l'autore (in quanto appunto investitore) ha il pieno controllo sul prodotto finale.
Con una casa editrice, invece, è l'editore a investire nel prodotto, quindi è lui a pagare i professionisti per il lavoro di editing, correzione bozze e progetto grafico, ed è lui a decidere il calendario delle uscite, rispetto il suo piano editoriale. Qui, è l'editore ad avere il controllo del processo, mentre l'autore è chiamato in causa solo per discutere di minuzie (a meno che l'editore non faccia un lavoro terrificante, che quindi va a ledere i diritti dell'autore, allora sì che l'autore può intervenire, ma sciogliendo il contratto per inadempienza), o per sistemare delle parti di romanzo in fase di editing – quando viene eseguito nel migliore dei modi.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Enrico ha scritto: Ho cercato un attimo sul sito e ho trovato un'ampia descrizione qui
https://ilmiolibro.kataweb.it/faq/11089 ... tuo-libro/
una descrizione che riassumo qua.
- interni: bianco e nero / a colori;
- formato (in mm): A4 (205x285) / standard (150x230) / tascabile (114x172);
- copertina: morbida / rigida;
- carta: usomano avorio (80gr) / usomano bianco (80gr)
Grazie :)
Avevo già visto questa descrizione; lascia dei vuoti che – da professionista – invece piacerebbe sapere in anticipo. Inoltre, se la disponibilità dei formati e delle carte è solo questa, purtroppo resta un'offerta molto povera.

La mia speranza è che, prima o poi, i service per il selfpublishing possano offrire un servizio più completo e con più possibilità di personalizzazione del prodotto, magari il tutto unito a un'assistenza di persone competenti e sul pezzo – così che ci si possa parlare in caso di problemi –, una distribuzione decente e prezzi giusti per quel che viene richiesto.
Purtroppo il grosso problema di molte piattaforme self è che si trovano a essere inadeguate su almeno uno dei punti indicati. Di fatto, l'autore si trova a dover scegliere il meno peggio, non il meglio per la sua pubblicazione ;(

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

@Enrico, ottimo che ilmiolibro abbia anche la distribuzione Amazon, grazie per l'aggiornamento! :D
Deve essere abbastanza recente – e la cosa non viene pubblicizzata gran ché, non è facile trovare l'informazione sul loro sito.

Aggiorno i miei dati, grazie davvero :sss:

Intanto chiedo, magari sono cambiate anche quelle: a livello di scelta di personalizzazione del prodotto, quindi scelta della carta, formato del libro, tipologia di rilegatura e copertina, qual è il livello di scelta disponibile attualmente? Magari c'è stata variazione anche su queste specifiche. Grazie!

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

aladicorvo ha scritto: ven feb 05, 2021 8:06 pm @Miss Ribston ,@Cheguevara siete davvero preziosi. Mi state dando un mucchio di spunti.
Allo stato attuale ho bisogno di avere, abbastanza rapidamente, le copie da consegnare a quegli sventurati che si erano già esposti con il crowdfounding. Aspettano da ottobre, glielo devo. Anche senza capoversi miniati, una cosa semplice.
Poi credo che andrò a caccia di una CE.
Se qui non c'è ancora il topic dedicato, andrò a ravanare nelle terre desolate del WD. Ci sarà pure qualcuno disposto a scommettere sul mio commissario Michelangelo Siffredi :arrossire: ...
Se hai bisogno di avere delle copie cartacee in breve, senza pubblicazione effettiva, allora posso consigliarti la tipografia digitale AZEROPrint, che in quanto a qualità di materiali, stampa e disponibilità del servizio è eccellente. Stampano con macchinari HP Indigo, che sono i migliori sul mercato, e il prezzo di lavorazione è molto buono. Puoi anche interfacciarti telefonicamente con i tipografi, se non sai bene come muoverti nella vasta scelta che danno a disposizione per la stampa dei volumi (l’ordine può essere fatto tranquillamente online).

@Cheguevara, come giustamente hai detto, io ho solo esposto i fatti in maniera oggettiva, lato professionale, di modo che ciascuno possa farsi un’idea riguardo le piattaforme self disponibili. ;)

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

@aladicorvo, figurati, aiuto volentieri :D

Come dice @Cheguevara, non c'è bisogno di fare self e non è nemmeno consigliabile farlo se non si è convinti della scelta intrapresa. Se il romanzo è valido, una CE onesta che lo pubblichi la si trova. Sei tu a dover scegliere quale delle due vie seguire, senza pensare all'una o all'altra come un ripiego, altrimenti si rischia di rosicare e basta. ;)

Qualora volessi propendere per il self, e voler proporre al pubblico il cartaceo, la situazione odierna è complicata.
Le piattaforme self disponibili sul mercato italiano che producono cartaceo sono: Amazon, StreetLib, YouCanPrint, ilmiolibro, Lulu, Passione Scrittore. Di questi, se ti interessa vendere e quindi avere una distribuzione buona, scartiamo ilmiolibro e Passione Scrittore, che escludono Amazon dalla rete distributiva (inutile negare che la maggior parte del pubblico lo si raggiunge tramite Amazon, magari con un buon servizio prime), che comunque è altamente limitata. Fuori due.
Pro e contro dei rimanenti.

Amazon: servizio rapido e molto buono, pubblichi davvero in poco tempo; hai una buona gamma di formati del libro tra cui scegliere, ma non hai scelta riguardo tipologia di carta e copertina. A oggi, poi, c'è un problema di fornitura del servizio di print-on-demand, tale per cui le tipografie italiane, cui Amazon si appoggia per stampare i volumi cartacei, fanno un lavoro fatto coi piedi, e la qualità di stampa del prodotto che ne esce è molto vicina al "pessimo, stampo meglio io con la stampante di casa". Confido, però, che il problema venga risolto, in quanto le lamentele al riguardo stanno aumentando di numero, e Amazon non ci tiene per niente a fare brutta figura.

StreetLib: servizio rapido, assistenza sempre disponibile, ma di fatto riescono a fare casino, complicarsi la vita e produrre risultati indecenti se poco poco devono intervenire sui file. Inoltre, per il cartaceo, la possibilità di personalizzazione della pubblicazione, in termini di forma e materiali, è tendente allo zero. La distribuzione è eccellente e copre tutti i canali di maggior rilievo e non.

YouCanPrint: servizio lento e poco competente al bisogno, l'assistenza sembra quasi robotizzata, visto che invia risposte preconfezionate che includono sì la risposta alla domanda fatta, ma anche tutta una serie di informazioni che non c'entrano nulla. Il cartaceo è realizzato molto bene e c'è una altrettanto buona possibilità di personalizzazione (carte, tipologia di copertina, formati). La distribuzione copre tutti i canali utili a essere presente un po' dappertutto, ma è un servizio extra a pagamento.

Lulu: ho poche informazioni sulla qualità del servizio, so solo che ci vuole minimo un mese per poter vedere il proprio libro pubblicato. Il cartaceo ha molte possibilità di personalizzazione ed è di buona qualità. La distribuzione copre i maggiori canali internazionali, ma non quelli prettamente nazionali italiani.

Ora che hai la panoramica, se mi aiuti a capire un po' la tua maggiore esigenza, posso indicarti quale potrebbe essere il modo migliore di procedere, nel caso in cui optassi per l'autoedizione. :)

Re: Help! CE o Self

Ciao @aladicorvo :)

Le piattaforme self disponibili qui in Italia, in questo momento, hanno tutte almeno una grossa pecca ciascuna, pertanto – come consiglio anche ai miei clienti – rispetto al panorama delle disponibilità ci si giostra rispetto a quel che è più di interesse ottenere.

Innanzitutto, con il self, che versione o versioni per il libro vuoi rendere disponibili? Solo eBook? Solo cartaceo? Entrambi?
A seconda della scelta, cambia molto l'orientamento rispetto la scelta migliore, in quanto, per esempio, il cartaceo è la discriminante che fa zoppicare di più le piattaforme. Se vuoi il cartaceo, e un cartaceo fatto bene, alcune piattaforme le escludi a priori o perché proprio non lo trattano, o perché non hai alcuna possibilità di scelta su formato e materiali, o ancora perché impiegheresti mesi (sì, mesi) per arrivare alla pubblicazione vera e propria.

L'altra discriminante molto forte è la qualità del servizio dal punto di vista dell'assistenza. Alcune piattaforme, infatti, offrono un servizio pessimo, che riesce a "rovinare" o fare casino con i file anche se questi sono forniti da professionisti, e quindi non sarebbero assolutamente da toccare. Inoltre, all'interfacciarsi con l'assistenza, ci si rende conto che costoro sono solo dei venditori o "centralinisti" che non hanno alcuna competenza in materia editoriale.

Elencato questo bel panorama, se puoi dare qualche informazione in più sulla tipologia di pubblicazione che ti interessa ottenere e la tipologia di distribuzione, posso entrare più nel dettaglio e consigliarti come muoverti ;)

Per quanto riguarda, invece, il discorso CE, il metodo del crowdfounding per pubblicare mi sento di sconsigliarlo, in quanto molto simile (a mio avviso) a un concetto di editoria a pagamento: di fatto, le CE che operano così non si assumono nessun rischio di impresa e i soldi li intascano prima della pubblicazione, parandosi così da tutte le spese iniziali, magari guadagnandoci sopra un pochino. Non vedo come possa esserci interesse vero nel promuovere l'opera dopo che questa è già stata venduta ancora prima di essere pubblicata...
Potresti provare a selezionare qualche piccola CE tradizionale, che ha un catalogo attinente al genere del tuo libro, e controllare come lavora e come distribuisce. Qui il ventaglio è ristretto, in quanto sono più comuni piccole CE che lavorano male, ma con un po' di ricerca puoi riuscire a fare un bel lavoro di scrematura. :)

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