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Re: Oltre il 50% degli editori non promuove gli autori

Francesco Avella ha scritto: fare l'editore è decisamente meno costoso rispetto al passato dato che internet ha facilitato e velocizzato molte cose; le piccole CE, oltre a risparmiare migliaia di euro evitando di dare l'anticipo sui diritti d'autore, risparmiano molto anche grazie alla stampa digitale (che permette di stampare meno copie a un costo accessibile) e al fatto che non devono inviare migliaia di copie alle librerie come si faceva un tempo, limitandosi più che altro alla presenza sugli store online che ormai sono le nuove librerie, questo giusto per fare qualche esempio, quindi lo scarso investimento nella promozione diventa ancora più discutibile se pensiamo al fatto che c'è già un risparmio importante su altri fronti
Credo che il perché della promozione assente stia in questo.
Fare l'editore non è propriamente meno costoso rispetto al passato, se l'obiettivo è produrre libri di qualità. Purtroppo, gli editori che producono libri di qualità, investendo davvero nelle opere, sono meno del 50%, e in genere vale il "più investo, più ho interesse che il mio prodotto venga acquistato".
La maggior parte degli editori sulla piazza lavora male, o comunque non investe nei libri come dovrebbe, pertanto ha costi di produzione talmente bassi che spesso bastano meno di 100 copie per recuperare l'investimento e guadagnarci pure. Quindi, perché sforzarsi se è possibile pubblicare tanto spendendo poco e guadagnare facendo il minimo, se non ancora meno?

La promozione va pressoché sempre di pari passo con l'interesse nel farla, e l'editore ha interesse nel promuovere se e solo se deve recuperare l'investimento iniziale e guadagnare. Ma se l'ivestimento iniziale lo recupera con 20 copie appena (come ho descritto nella discussione apposita), che se ne fa di spendere ulteriore denaro ed energie?

Troppi editori fanno gli editori a tempo perso, e ciò si riflette sulla qualità del prodotto e sull'interesse che mostrano nel prodotto stesso.

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