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Re: Dubbi foglieschi - avete mai fatto caso a questa cosa?

Marcello ha scritto: Mancano la carta igienica e quella da pacchi...

Voi non state bene, su confessatelo!
:hihi: 
Purtroppo fa parte del mio lavoro il non stare bene conoscere le tipologie di carta :asd:

Se può interessarti, come curiosità specifica, la carta più è morbida al tatto, più è composta da cellulosa, e quindi da alberi. Più è compatta e solida, invece, più è composta da fibre di cotone. Quindi si usano più alberi per produrre carta igienica che altro!

@Antares, sì, più la carta è porosa, più è facile scriverci. Più è liscia, più è difficile. ;)

Re: Dubbi foglieschi - avete mai fatto caso a questa cosa?

Eccomi qui!
Antares ha scritto: invece non sopporto certi tipi di "grana" (si chiama così?) della carta. Ovviamente scribacchio su quel che passa al convento, ma ci sono fogli su cui scrivere mi trasmette una sensazione piacevolissima ( :D ) , e anche la mia grafia è più ordinata, e altri che invece non mi soddisfano, su cui le parole scritte sembrano tanti ragnetti in fila indiana
Allora, le tipologie di carta sono tantissime, e si possono classificare raggruppandole a seconda dell'utilizzo, del peso, delle materie prime, della collatura, della lavorazione, della superficie ecc...
Rispetto quanto dici, che quindi su certi tipi di carta ti sembra di scrivere meglio, su altri no, suppongo che sia il parametro della lavorazione a interessare.

In particolare, le carte si suddividono così, in base alla lavorazione appunto:
  • Carta uso mano: una carta classica che non riflette la luce, rende i testi piacevoli da leggere (quando usata per la stampa) e può essere scritta con facilità, in quanto è liscia al tatto, ma mantiene una certa porosità. Un esempio di carta uso mano è quella standard delle risme che si comprano per la stampante di casa.
  • Carta patinata: carta lucida (riflette moltissimo la luce) e molto liscia, in quanto viene trattata chimicamente con il caolino, che serve a riempire i solchi lasciati dalle fibre e al contempo le leviga. Questa carta la si usa solo per determinate tipologie di stampa. Se provi a scriverci sopra, fai fatica o non ci riesci: la matita fai fatica a cancellarla, per esempio, e se utilizzi la penna hai bisogno necessariamente della BIC classica, o simili, per imprimere il tratto nel foglio. L'inchiostro della penna asciuga molto lentamente.
  • Carta satinata: quasi uguale alla patinata, con l'unica differenza nella riflessione della luce – difatti molto spesso è chiamata patinata opaca –. La carta satinata, infatti, è opaca e non riflette, quindi ottima per certi tipi di stampe dove c'è bisogno di un trattamento chimico e liscio della carta, senza avere però riflessi di sorta. Come per la patinata, se provi a scriverci sopra è altrettanto scomodo/impossibile.
  • Carta calandrata: questa carta viene lisciata tramite dei rulli in fase di produzione, quindi non ci sono elementi chimici in sovrappiù coinvolti nel processo. Ci si riesce a scrivere, ma l'inchiostro asciuga lentamente, pertanto è facile lasciare sbavature o "timbri".
  • Carte speciali (marmorizzate, venate, spruzzate, metallizzate, vellutate, oleate, pergamenate, goffrate): sono le carte che subiscono lavorazioni speciali in fase di creazione. In genere vengono utilizzate per stampe particolari, o per le copertine o gli interni di volumi di pregio, oppure per realizzare pack di prodotti di lusso o comunque molto eleganti e ricercati. Si può scrivere a mano sulle pergamenate e le vellutate, mentre le goffrate sono più adatte per disegnare e dipingere (non sempre, dipende comunque dal tipo di goffratura).
Quindi, sì, su alcune carte è più agevole scrivere piuttosto che su altre. :D

Re: Dubbi foglieschi - avete mai fatto caso a questa cosa?

Scrivo in prevalenza su taccuini (della PaperBlanks) in bianco, ma non repello né le righe, né i quadretti. In genere guardo alla copertina, rilegatura, tipologia di chiusura e qualità generica del quaderno, più che alle righe, quadretti e simili. Preferisco la pagina bianca perché non mi dà noia nel fare eventuali schemi. Invece se ho righe o quadretti devo basarmi su quelli e ho meno libertà.
Antares ha scritto: invece non sopporto certi tipi di "grana" (si chiama così?) della carta
“Tipi di carta”, sniff sniff, annuso la possibilità di una discussione interessante :D 

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