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Re: Etruschi a merenda

Kikki ha scritto: Un boato fragoroso gli spara il cuore nelle orecchie
Bellissima immagine.
Kikki ha scritto: mal comune, mezzo gaudio.
Toglierei questa frase fatta che non aggiunge niente.

"Etruschi" e "romani" li lascerei con l'iniziale minuscola perché la maiuscola dà una certa pomposità che rallenta il ritmo (almeno a me! Gusto personale).
Kikki ha scritto: Marta annuisce, ma il batticuore non le passa, ma non vuole che Leo pensi che è una fifona,
Occhio alla ripetizione del "ma".
Kikki ha scritto: Manca per sbirciare oltre la soglia.
Non ho afferrato il significato...
Kikki ha scritto: c’erano le impalcature e i ladri l’avevano scalata
Qui passi dal plurale al singolare.
Kikki ha scritto: Marta pensa che i suoi occhi le fanno tremare le ginocchia.
Non funziona, secondo me. Meglio usare "i suoi occhi avevano una luce che..." oppure "un'espressione che..."
Kikki ha scritto: Ridono così tanto che gli scendono le lacrime. Ridono così forte che che si tengono la pancia. Ridono così di gusto che si devono sedere per terra.
Lo so che la ripetizione é voluta, ma avrei preferito che il secondo e il terzo "ridono" fossero impliciti, e virgole al posto degli ultimi due punti. Scorrerebbe meglio.

Non so come l'editor di testo massacrerà questa mia risposta, ad ogni modo ti dico che a me é piaciuta la scrittura di questo racconto perché il tutto va via bene, semplice come le piccole avventure dell'infanzia; proverei a lanciarmi di più nelle metafore perché sono sicuro che ne costruirai di molto belle e lascerei perdere frasi già sentite tipo quella che ho evidenziato.

A presto!

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