Wanderer ha scritto: Ma se il premio consiste in denaro, e se il concorso è per opere già pubblicate, come fa a non configurarsi uno sfruttamento economico dell'opera, perlomeno in caso di vittoria dell'opera in questione? Si premia l'opera d'ingegno, certo, ma l'autore ne ha comunque un vantaggio economico... no?Certo, ma è occasionale. Un premio non è tecnicamente un guadagno, come non lo è una donazione. Inoltre non è continuativo da potersi configurare come tale, quindi non c'è un reale "sfruttamento" dell'opera.
ivalibri ha scritto: Devo avvertire l'editore (l'ufficio diritti? O l'editor che mi ha seguita in tutte le fasi di preparazione del testo?)? E anche se non sono obbligata, sarebbe scortese non farlo?Il fatto che non ci sia questa clausola nel contratto è normale, in quanto non è uno degli aspetti contrattuali regolamentati dalla LdA. La clausola è facoltativa e non fa parte di quelle necessarie per la regolarità o validità del contratto.
Stesso dubbio per le presentazioni.
Di fatto, la partecipazione ai concorsi è anch'essa qualcosa di facoltativo, tanto per l'autore quanto per la CE, ma è più corretto avvisare da parte di entrambi.
Per quanto riguarda le presentazioni organizzate in autonomia vale la stessa cosa: di fatto non c'è alcun obbligo, ma è corretto avvisare, tanto più che è anche interesse dell'editore promuoverle attraverso i suoi canali.