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Re: Presentazioni di libri

Fabioloneilboia ha scritto: @ElleryQ capisco che se ti invitano loro, evidentemente, un pubblico lo avranno
Il fatto è che, come dicevo sopra, non è garantito che il pubblico, se pur abituale e fidato, venga. Può dipendere da tantissimi fattori: l'argomento del libro, la concomitanza di altre iniziative altrove (non necessariamente letterarie), il periodo dell'anno, la presenza in rassegna di altri autori più/meno conosciuti (se ci sono più eventi quasi consecutivi, i partecipanti faranno una selezione). Se non si è un nome di tendenza, è sempre un terno al lotto.
Per cui, o ci si affida a una rete di contatti che possono garantiti almeno un certo numero di presentazioni (che non significa presenze assicurate e malgrado le presenze potresti non vendere neanche una copia), o si viene invitati (e comunque questo non garantisce presenze e vendita, né sul proprio territorio, né altrove).
Come diceva @Marcello, l'importante è che resti qualcosa dall'esperienza vissuta: la gente, i luoghi, le relazioni. Anche una sola persona che ti ha fatto quel particolare apprezzamento, talvolta, può ripagare.

Re: Presentazioni di libri

Fabioloneilboia ha scritto: a scatola chiusa in un posto che non conosci, senza portare nessuno personalmente?
Ci si può affidare a una rete di persone che ti conoscono e che tramite associazioni, librerie di fiducia, o altre attività, possono garantiti (nei limiti del possibile) delle presentazioni con gente.
Diversamente, se è l'associazione, libreria, ecc... a invitarti direttamente coprendo tutte le spese, può andare bene o meno (nessuno può garantire la presenza di persone, neanche una libreria), ma almeno non ci avrai rimesso.

Re: Presentazioni di libri

Silverwillow ha scritto: Sto ripensando al tuo commento secondo cui bisogna "farci il callo". Ma questa, secondo la mia esperienza e tutte le testimonianze che ho letto, è la situazione media normale per un autore sconosciuto, ed è tutt'altro che accettabile.
Il mio commento riguardava la necessità, in alcuni casi, di dover sollecitare gli editori senza dare per scontato che tutti siano puntuali con pagamenti e rendiconti.
Ovviamente trovo inaccettabile tanto il non pagare affatto gli autori, quanto il trovare le formule più fantasiose per spillare loro soldi.
Quanto alle agenzie di servizi, distinguerei tra quelle che si presentano come tali e sono finalizzate ad affiancare gli autori che vogliono proporsi al meglio a un editore, o tentare la strada del self, e quelle che si mascherano da agenzie di rappresentanza editoriale con la solita finalità su detta.

Re: Presentazioni di libri

Wanderer ha scritto: Conosco editori che, pur di accaparrarsi autori del genere, sarebbero persino disposti a pagare le royalties... e conosco autori del genere che, nonostante siano impegnatissimi a promuovere le proprie opere (o proprio per questo motivo) non vengono presi in considerazione da editori seri. 
E purtroppo esistono anche editori, sedicenti no EAP, che fanno pagare agli autori 80 euro all'ora per un firmacopie in stand al Salone del Libro. In pratica si pagano lo stand con i soldi degli autori, compiacenti per il solo fatto di trovarsi in una delle più importanti kermesse dell'editoria. E non è tutto, hanno anche "facoltà" di portarsi i libri in precedenza acquistati (facoltativamente) per il firmacopie in stand.
Quindi, ricapitolando: un autore dovrebbe pagare da sé viaggio, vitto, alloggio a Torino, posto in stand (magari solo per lo sfizio di un'ora) e possibilmente anche i libri (sempre facoltativamente).  :facepalm:

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