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Re: [CP7] In eterno paura di morire

Ciao @Ippolita. Grazie per avermi taggato in off topic. Non mi sarei mai accorto di questo contest che invece mi piacque molto quando partecipai, perché permette anche a chi come me non capisce nulla di poesia di buttare giù qualche verso quasi come fosse un gioco.

Tu forse sai che non so nemmeno commentare la poesia. Proverò a farlo a modo mio.

Trovo due parole chiave: bianco ed eterno. Il bianco e il nero, pur essendo gli opposti per antonomasia, sono entrambi colori usati per rappresentare l'eterno. L'eterno nero è forse più materiale, un nulla senza speranze, occhi chiusi che non vedono più. Il tuo eterno bianco è più spirituale, fatto di luce, di sogni, di Dio.
Sono bianche le montagne e il mare di sogni. Abbiamo anche una valle. Una natura imponente, che non si abbraccia con uno sguardo. Non a caso se si fa un salto dalla linea del tempo a quella dello spazio, l'eterno diventa infinito. E in questa vastità senza fine si perdono delle creature piccole e mortali: le bambine. Un contrasto molto forte a mio avviso. 
La poesia finisce con un termine che contiene tutta la luce, l'eterno e il vastissimo di cui parli nei versi precedenti: Dio.
Non voglio dimenticare quel silenzio. È una parola che facilmente si associa all'eternità, alla morte, alla paura. Secondo me è un po' il ponte tra due gruppi di parole, appunto, perché oltre a Dio, alla luce e al mare bianco di sogni, nella tua poesia ci sono la paura di morire, il vento di terrore, l'inquietudine. Il silenzio è tutto questo: l'eterno fa paura perché non ci parla, Dio non si spiega.
E allora chi meglio delle bambine per rappresentare questa lotta tra il terrore di ciò che può finire e la voglia di abbracciare l'infinito? Tra la paura di tutto ciò che è più grande e quel mare di sogni vastissimo?

Sono consapevole di aver straziato la tua poesia, soffermandomi più sulle relazioni tra le singole parole che sulle strofe intere. Lo faccio perché tu, come noialtri che abbiamo partecipato, hai dovuto costruire una poesia infilando una parola dopo l'altra. Mi viene quindi naturale soffermarmi sulla scelta di queste parole.

:muu:

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