Ciao
@Sunday Times
hai scritto un bel racconto, divertente e facile da leggere. Mi è piaciuto l'inizio in cui capivo poco, mi è piaciuto stare in sospeso. Ho una domanda, perché Giardino dei Refusi? Mi aspettavo che arrivasse una qualche siegazione, ma non l'ho trovata, forse perché sono superflui? Farei volentieri anche io un giro in queste terme, lasciare il corpo per un po' e farsi un giro farebbe davvero un gran bene a tutti ogni tanto.
Come avrei firmato i fogli del modulo di scomparsa? E se mi avessero accusata di averlo nascosto, rapito, o peggio, fatto fuori? È vero, avevamo avuto qualche incomprensione, ma niente di che in fondo. Era pur sempre il mio corpo. Eravamo fatti l’uno per l’altra.
Questa la eliminerei, trovo che sia supeerflua, appesantisce e ripete concetti che si capiscono e colgono senza problemi e senza questo pezzo.
È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Una volta avevo un corpo. Sarebbe stato il caso di ritrovarlo, magari. Cominciava a mancarmi.
qui anche toglierei qualcosa: mi fermerei dopo il pane, il resto è superfluo e toglie valore alla frase.