coloro che non hanno le tue stesse mete, che non riempiranno mai con te le medesime valigie. Quelli che per forza devi lasciare indietro.questo pezzetto mi fa venire i brividi, non so chi soffre di più. Qualche volta tocca partire, perché non ne puoi fare a meno, devi staccarti, lasciare indietro. Non parlo di lavoro, ma di responsabilità personale verso noi stessi.
ciò nonostante alla fine – resisti e resisti –ti faccio una domanda-provocazione: alla fine di cosa? Lo so che è un'espressione, ma mi è successo spesso che leggendo cose mie mi chiedessero che cosa intendevo, quando scrivevo alla fine, mi è saltato all'occhio. Tu sai rispondere? Si può omettere?
«Vado di là» gli diceva, e scompariva per ore dentro i suoi silenzi.avrei lasciato una riga vuota prima di questa frase, perché da qui cambia il punto di vista.
È un racconto dolce e amaro insieme. Ti prego, non sognare credo che sia la cosa più crudele che ho mai letto, come dire: ti prego, non essere te stessa. Metti in evidenza una relazione che a me sembra sbagliata, c'è ansia da entrambe le parti, e disagio. Come sempre, in poche righe, tiri fuori mondi.
Metterei qualche virgola prima dei ma e dei perché e, mi viene da dire che espliciterei qualche soggetto, ma so che questo è il tuo stile quindi mi cucio la bocca, fai finta che non lo abbia scritto.