Costruttori di Mondi

Ciao @m.q.s.
Questione interessante e per nulla banale.
Posso provare a risponderti riflettendoci su in questo momento.
Premetto che quasi sempre quando mi metto a scrivere so dove comincio ma non so dove finisco, però in genere ho in mente un idea che cerco di fare passare nella storia.
Questo capita in generale, sia che scriva un racconto o qualcosa di più lungo. Nel caso del racconto però l'idea è semplice: un'intuizione, una suggestione, un'emozione, qualcosa di circoscritto che riesca a dare senso a quel particolare momento che sto narrando.
Da lettore cerco un po' la stessa cosa. Se chi scrive vuole raccontarmi qualcosa è perché quella cosa deve essere interessante, e prima o poi deve venire al dunque.
Non sopporto tanto (ovviamente è un gusto personale) quelle narrazioni che indulgono su troppi particolari, fatti o azioni solo per in gusto di raccontare, ma mentre posso ancora tollerare certe digressioni in un romanzo, le trovo imperdonabili in un racconto che, dal mio punto di vista, dovrebbe essere come una fucilata.
Non intendo con questo l'effetto sorpresa, ma anche semplicemente che possa causare quella piccola variazione dello stato d'animo che, concluso il racconto, ti faccia sospendere gli altri tuoi pensieri per fermarti a gustare quel momento.