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Re: [MI147] Il primo giorno di primavera

ciao @Poeta Zaza . Dato che ho commentato l'ordine dei fatti del tuo racconto e dato che mi hai, giustamente espresso alcune regole, mi spiego ulteriormente meglio. Avrai certamente letto racconti, visto dei film, dove l'inizio è praticamente la fine? nella fine non si danno tutte le spiegazioni, ma queste, in un viaggio a ritroso, vengono pian piano rivelate. Quando poi si arriva alla fine si compie il vero ultimo atto. Dico questo perché avresti potuto sviluppare al meglio l'idea del trasloco del loculo, che era una idea bella e buona. Ciao e ci sentiamo alla prossima. Come sempre è un piacere discutere con te...

Re: [MI147] Il primo giorno di primavera

ciao @Poeta Zaza . Non mi sono spiegato bene. Premesso che faccio volentieri abiura dei miei commenti quando mi convincono che sbaglio. Ma per focus io intendevo altro. Dovremmo usare il condizionale quando parliamo della esistenza della trama. Questa ci sarebbe ma non è detto che ci sia. Vi è una pregiudiziale che porta a dire che la trama ci sarebbe ( e anche originalissima) ma a condizione che sia stata al centro del racconto. Il focus è questo, e se manca o è da altre parti, la stessa trama viene a mancare. Mi spiego meglio. Per avvalorare la tua trama il focus sarebbe dovuto essere posto già nel incipit: " Trasloco col morto a primavera" . Già nelle prime battute del racconto avresti dovuto far fare questa scoperta a Margherita di fronte ai loculi in questione. Questa sarebbe dovuta essere la scena iniziale da dove poi far partire tutto il racconto. Invece parti raccontando la vita di loro e la scena al cimitero, che doveva essere il traino originalissimo del racconto, è praticamente un trafiletto che arriva alla fine, perdendo di portata. La tua idea sarebbe stata originale, ma se l'avessi messa bene in vista. E' una questione di ordine dei fatti e della distribuzione nel racconto che inficia. Spero di essere stato chiaro questa volta. Ciao Mariangela.

Re: [MI147] Il primo giorno di primavera

ciao @Poeta Zaza . Scusa la domanda: ma sei per caso del segno del Leone? Sei ostinata? scherzo! Stessa impostazione come al solito, prima la bella poesia d'introduzione e poi il racconto. Però qui la poesia è attinente al racconto, è quella che Silvano avrebbe scritto a Rosa, almeno sarebbe così. Secondo me, Zaza, dovresti meditare di più sulla trama dei tuoi racconti. Trovare il focus giusto, potente, su cui poi far scorrere il tuo racconto. Sei Bravissima a dilatare lo scritto nel tempo, ma se manca il nocciolo duro della storia, tutto si riduce come attrattiva. ciao a presto :love:

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