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Re: Ossessione al funerale

@Melo  ciao e ben approdato tra noi, anch'io come @Poeta Zaza ho riscontrato diversi errori sull'uso dei tempi verbali quindi è inutile ripetermi, voglio piuttosto aggiungere altri suggerimenti sperando ti possano tornare utili. 
Spero non ti demoralizzino. Esporsi ai lettori è utile, essi notano difetti più o meno risolvibili che a non stessi sfuggono. Anche gli autori più navigati vi incappano.
Melo ha scritto: Nel 1915 le motivazioni per cui vivere – se donna - erano prettamente due: crescere i figli per far in modo di vederli come ometti grandi e cresciuti, come frassini piantati in tempi dimenticati, o per aspettare il proprio uomo al ritorno da un campo di battaglia, per poterlo accogliere come se non se ne fosse mai andato, tra lacrime e contentezza. 
Questo incipit, ad esempio, è troppo lungo, andrebbe sfoltito per renderlo più incisivo.
Melo ha scritto: La componente interiore della nostra essenza risulta talmente personale e soggettiva che è estremamente difficile poter cogliere precisamente quello che una persona stia provando: si può generalmente comprendere il lato più esteso dello stato d’animo, delineando su per giù una riga abbozzata e superficiale, ma mai si potrà capire la somma di essi e come possono venire in realtà percepiti. 
In quest'altra lunga frase, invece, abbiamo la ripetizione di un concetto. La parte che ho evidenziato in grasetto spiega chiaramente ciò che vuoi dire (si tratta di una verità assoluta, quindi bravo per averlo messo nero su bianco), ma nella restante frase ribadisci stessa cosa, solo con parole diverse. In narrativa la sintesi è quella che fa risplendere le immagini, se si continua ad aggiungere pseudo-chiarimenti non si fa altro che annacquarne la bellezza di ciò che è già stato detto.

Infine, ci dici dell'odio che Miranda ha nutrito per tutti gli anni verso il "giovane" marito (trentenne), ma non sappiamo nulla sui motivi reali. Il finale da pazza squilibrata è un ottima chiusa, ma ho la sensazione che la storia abbia bisogno di qualche dettaglio in più per far sì che il lettore possa parteggiare per l'uno (il morto) o per l'altro l('assassina). 
Le motivazioni sono l'ossatura su cui si basa una storia e sono importantissime.
Spero di rileggerti presto e averti dato spunti per riflettere.

L'idea di base è buona: Fin troppo spesso l'apparenza inganna.

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