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Re: [CN23] La luce di Monet

@Monica ha scritto: Scattò in piedi e rispose risentito che chi che diceva di aver finito una tela era
refuso

Ringrazio @Poeta Zaza per avermi suggerito di leggere il tuo splendido racconto (dal quale è nato il suo).
Il testo è ricco di bellissime immagini come questa:
@Monica ha scritto: Solo ieri la piazza era una ghirlanda multicolore di dialetti e vestiti; un vociare indistinto infestava l’aria coprendo perfino i rintocchi delle campane.
questa:
@Monica ha scritto: Le dame che vengono dalle campagne vicine le riconosco subito: indossano cappellini démodé e gli abiti della festa odorano di chiuso e di lavanda
e ancora questa:
@Monica ha scritto: Prima che potessi impedirglielo, lui aprì la finestra. Una folata gelida mi fece lacrimare gli occhi, mentre quello vagava con lo sguardo dalle guglie al portone. Sembrava inseguisse un raggio di luce che proprio in quel momento attraversava la facciata dividendola in due fasce: una scura e profonda, l’altra chiara e lucente.
@Monica ha scritto: Eppure l’avevo sempre avuto sotto gli occhi, ma non l’avevo mai visto davvero.
Queste sopra, invece, le definirei parole sante. Quando abbiamo la fortuna di incontrare un maestro che ci insegna a "leggere" a "guardare" ad "ascoltare" ci si apre davanti un mondo tutto nuovo, è una crescita o forse è meglio dire una vera  rinascita.

Mi hai catturata con questo testo che, sia per immagini che per lessico, riporta a un tempo passato, centrando pienamente la traccia dello "storico".
L'incipit incuriosisce subito:
@Monica ha scritto: Mia moglie non capisce perché faccio quello che faccio, ma non posso biasimarla per questo: mi sarei chiesto anch’io se fosse impazzita vedendola uscire il mattino di Natale, prima dell’alba, con la scusa di controllare chi sa cosa al negozio. Chiudo la porta incurante delle sue proteste assonnate e mi tuffo nel deserto cittadino.
 Il lettore non può fare a meno di proseguire la lettura per scoprire cosa diavolo avrà da fare il tuo personaggio in negozio la mattina del giorno di Natale.

Brava, brava, brava. Non ho letto gli altri commenti perché il tempo è tiranno, ma sono felice di avere letto questo racconto. Grazie.



Per altro sono stata a Giverny, ho visitato la casa di Monet, ho visitato Rouen, la città di Le Havre, Mont Saint Michel e tutta la Normandia fino Saint Malo; quindi mi hai riportato in quell'atmosfera magica di luci e colori che Monet sapeva ritrarre come nessun altro (Ho fatto la foto sul suo famoso ponticello giapponese, sul laghetto delle ninfee). Il giardino davanti la casa è un tripudio di fiori, magia, magia, magia pura.

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