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Re: E... il mercato estero?

Raven ha scritto: @Antares Quindi utilizzando queste piattaforma ti bruci la possibilità di proporti agli agenti letterari, giusto?
Non saprei; non si può proporre un libro autopubblicato a un agente letterario?
Raven ha scritto: Vedo che la tua esperienza con il mercato italiano è deprimente come ormai mi aspettavo...
Eh, purtroppo sì. In parte però credo prescinda dalla mia responsabilità: non voler spendere un soldo, non essere capace di farmi conoscere, motivi di salute...

Re: E... il mercato estero?

Raven ha scritto: @Antares Non ho ben capito come funzionano queste piattaforme, più che altro credo che la piattaforma in sé prenda parte delle royalties ma soprattutto ti vincoli. Tu le conosci?
L'anno scorso ho voluto provarne una traducendo un romanzo dal tedesco. Sì, la piattaforma e il traduttore prendono una parte delle royalties. Praticamente tu inserisci dati e sinossi del romanzo, poi aspetti che qualche traduttore ti scelga o vai a cercarlo tu. Dopo che hai approvato una traduzione prova, concordate una scadenza e lui/lei ti invia le prime (dieci?) pagine tradotte. Se approvi anche quelle ti traduce l'intero romanzo; alla fine viene pubblicato dalla piattaforma su tutti gli store online.
Il traduttore, nel suo interesse, dovrebbe anzitutto essere professionale nella traduzione, e poi far conoscere un minimo il romanzo nella sua lingua. Niente copie vendute = niente guadagni, quindi ha poco da fare il furbo.
Io come te non sono molto portata per la promozione, e poi non stavo molto bene, quindi ho fatto...  quello che era possibile. 
Ma nel mio caso temo sia stata una faticaccia quasi inutile per via del pubblico italiano, che legge poco. Come ti hanno fatto notare la concorrenza a livello anglosassone è maggiore, ma magari avrai un riscontro maggiore.
C'è da dire che il traduttore fa tutto da solo, quindi anche l'editing...

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