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Re: Femminile e professioni

dyskolos ha scritto: Anche io ho F205 nel codice fiscale: forse mi sto imbruttendo
Ah, sei nato a Milano? 
dyskolos ha scritto: Basta aspettare il primo mal di testa e non vanno più a schiacciare bottoni in parlamento
Mmh, ma non erano gli uomini a ingigantire i sintomi?  :D
Sull'ultima questione non so aiutarti, magari c'è qualcosa tipo "meretrice" - "meretore"?  :P

Re: Femminile e professioni

dyskolos ha scritto: Comunque i tanga leopardati non mi piacciono
Neanche a me, mi sa che non ero io :P 
dyskolos ha scritto: Se vuoi capire la regola delle doppia F, l'importanza della produzione, e produzione porta fatturato (taaac!), ti basta vedere questo video del "milanese imbruttito":
Eeh, figurati, l'Imbruttito lo conosco già a menadito :D 
Silverwillow ha scritto: Prevedo che in un futuro prossimo si arriverà a un sostanziale pareggio, senza bisogno di forzature.
In effetti proprio di recente in Islanda le donne erano la metà (o forse poco ci mancava) di tutti i parlamentari.

Re: Femminile e professioni

ivalibri ha scritto: C'è sempre qualcuno che la scosta per vedere se è occupato. 
Sì, a me è capitato che un bambino la scostasse completamente mentre provavo dei pantaloni...   :bestem:  
dyskolos ha scritto: Già mi sono innamorato di te, o donna dei miei sogni
Ah, mi tradisci così?   O_-
dyskolos ha scritto: Per me ci sono poche donne in politica perché le donne stesse non sono tanto interessare all'articolo
Eppure a me sembra che a livello locale (comuni, province ecc.) e  il genere femminile sia abbastanza rappresentato, anche se non ho statistiche sotto mano... Bisognerebbe vedere quante sono le iscritte a Scienze Politiche. 
Ma non sarà la solita questione della carriera più difficile per le donne, soprattutto se mamme? 

Re: Femminile e professioni

dyskolos ha scritto: da @Antaresù)
(Stavo pensando che il mio nuovo nick è utile alla fine della frase, quando si preme invio  :D )

Interessante la spiegazione di Vera Gheno (tra l'altro non avevo pensato alla questione della dislessia). Pur essendo titubante sulla schwa e sulla restante simbologia, sono d'accordo quando parla di "sperimentare" per poi in futuro trovare magari qualcosa migliore. 

Re: Femminile e professioni

Marcello ha scritto: Perché "avvocata" non è un termine coniato di recente, ma presente già in una delle più celebri preghiere della tradizione cattolica
Grazie, non lo sapevo. Comunque anch'io non ho mai pronunciato la I di cieco...  :grat:
dyskolos ha scritto: c'è il duello tra evasora ed evaditrice
Uhm, ma se c'è impostora perché non evasora?

Re: Femminile e professioni

Marcello ha scritto: Per capire bene la situazione è sufficiente saltare a piè pari gli interventi di dyskolos
Ma nooo, dai :P 
dyskolos ha scritto: Alla fine l'ho cancellato perché era troppo noioso (non volevo tediarti
In realtà a me interessano queste cose, anche perché mi accorgo che spesso tendo a semplificare un po'; se l'hai salvato mandamelo pure da qualche parte. Il video di Sgarbi invece oggi lo salto perché qualche volta mi sta sulle ovaie (giusto per stare in tema :P ).

Comunque è un peccato che non ci sia accordo unanime su questo tema del femminile. Cioè, leggendo un libro con scritto avvocata o ingegnera (tra l'altro il secondo termine è segnalato come errore, il primo no), alcuni lo troveranno normale, altri saranno propensi a buttarlo dalla finestra... Io non so come ho fatto finora, probabilmente non mi sono ancora imbattuta nel problema specifico (e davo per scontato che tutte le professioni di donne si declinassero al femminile): ora boh... :P 

Re: Femminile e professioni

dyskolos ha scritto: "Tutto 'sto casino per una cosa così piccola?".
Ha fatto bene invece, così magari ci pensano prima... Un po' come quelli dall'insulto facile dietro lo schermo che poi, se raggiunti da querela, si mettono a piangere, chiedono perdono o accusano il figlio di 8 anni... se fossi in lui da grande ruberei la pensione al padre e lo chiuderei in ospizio :D . Comunque non ti credere: un sacco di uomini al posto tuo avrebbero reagito prendendo a randellate il "palpatore"...
dyskolos ha scritto: Noto che però gli uomini che maltrattano le donne si riproducono (con donne, eh). Quelli come me invece fanno fatica a riprodursi perché, soprattutto presso le stesse donne, passano per rammolliti o mezzi-uomini o uomini senza coraggio o cose del genere.
Non dire diskolate :P Quelle donne probabilmente hanno vissuto in famiglie violente e quindi cercano lo stesso contesto una volta cresciute, ma ce ne sono mille altre che non la vedono assolutamente così, dont worry be happy!

Comunque a parte la discussione sul rispetto delle donne, che è interessantissima, alla fine 'sti femminili delle professioni (tipo "assessora", "ingegnera", "sindaca" ecc.) non violano nessuna regola, giusto? Va a discrezione dell'autore? La Crusca incoraggia a usarli, ma leggo che molti qui li trovano come delle "storpiature" della lingua, come certi anglicismi che magari sono in voga ma non fanno parte del dizionario, o sbaglio?
Ho letto i vostri commenti interessanti, ma ancora non riesco ad afferrare bene questo punto (sì, lo so, dopo 3 pagine di discussione ancora non ho capito...  :facepalm: )

Re: Femminile e professioni

@dyskolos  ma io immaginavo più qualcosa tipo universo alternativo dove l'italiano è come il tedesco, che ha l'articolo neutro e niente desinenze vocaliche (ma non sarebbe italiano, in effetti...  :rolleyes:  )
Per quanto riguarda la U, giusto l'altro ieri stavo guardando questo video sul maschile sovraesteso e sulle sue alternative, tra cui la U. C'è dentro pure la Raggi, hai preso spunto da lì? :D 
dyskolos ha scritto: Antaresu
Be', con l'accento sulla u sarebbe carino  :D

Re: Femminile e professioni

dyskolos ha scritto: Sono le donne stesse a voler essere chiamate come uomini.
Questo mi ha fatto tornare in mente una poetessa russa in cui m'imbattei parecchi anni fa (Anna Achmatova), che si faceva chiamare "poeta" perché trovava il termine femminile "riduttivo", ma non ne ho mai approfondito il motivo... 
massimopud ha scritto: Anche perché poi per coerenza si dovrebbe scrivere il guardio giurato, il sentinello, etc.
Però secondo me qui è un po' diverso. Sentinella, guardia ecc. erano termini femminili anche se sempre impersonati da uomini; invece, secondo l'articolo della Crusca postato più sopra, delle altre cariche (sindaco, avvocato ecc.) c'era solo il maschile perché esercitate esclusivamente da uomini. Cioè, a quanto dicono loro il femminile di questi ultimi termini è linguisticamente corretto (anche se magari non proprio bello), a prescindere dal discorso sul rispetto. Ancora non ho capito però se è (o dovrebbe essere) obbligatorio o se va a discrezione del singolo a seconda di quello che preferisce...

(Uffi, avessimo il neutro...) 

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