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Re: [Lab8] Una storia da riscrivere

Ciao @bestseller2020 
Premetto che forse potrà sembrare strano da parte mia, ma ho sempre avuto simpatia per la rivoluzione cubana e per Fidel, un po’ meno per il Che, ma in genere quella storia, quei luoghi, le motivazioni dell’epoca, la rivolta verso regimi che dipendevano da altre nazioni le ho trovate più che giuste, anche con il senno di poi. Il  mondo in sostanza non è cambiato e quelle motivazioni sussistono tuttoggi in svariati paesi, solo che non si fanno più quelle rivoluzioni.
Mi è piaciuta la storia di questo giornalista, che immagino sei tu, che deve comporre un pezzo secondo i dettami del suo direttore editoriale e che poi per alcuni tratti sembra cominciare a immergersi e comprendere la vera realtà del paese, grazie anche a Concita.
E mi piace come ragiona, non è con internet che i cubani raggiungeranno la “libertà” aggiungo io, tu lo accenni. Sarebbe un peccato se venissero assorbiti anche loro in una delle follie globali, per quanto abbiano già pagato abbastanza con decenni di embargo.
Molto belle, realistiche le scene che descrivi, sembra di essere sul posto, di respirare quell’aria, il porto con le navi che producono elettricità è vivido, pur descritto con pochi efficaci tratti, mi è piaciuto quel localino dove Concita e Raffaele si recano, non frequentato dai turisti e immagino il giro che Concita gli fa fare nelle varie attività del posto.
Un po’ meno ho apprezzato alcune “goliardie” diciamo così, tipo scene di nudità, per quanto castissime e frasi di apprezzamento verso la hostess, ma ci stanno, penso che ci stanno, anche se forse Fidel non le avrebbe apprezzate, veniva sempre dall’educazione dei gesuiti… per quanto in seguito abbia poi dato il benservito ai loro rappresentanti ma non dimenticò mai quell’impostazione che applicò anche, solo a livello organizzativo chiaramente, durante la prima educazione del popolo, nelle prime fasi della rivoluzione che avanzava. Da qui anche la mia simpatia.
Un bel pezzo, asciutto, stile Hemingway, che tra l’altro visse a Cuba per svariati anni e l’amò moltissimo.
Come non amare Cuba?

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