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Re: Le colonne sonore dei nostri libri

Daniel P. ha scritto: O potrei dirla anche così: delle musiche che mettereste come colonne sonore, se del vostro libro ne facessero un film :D e perché proprio quelle o quella :) 
Avevo capito male la domanda, pensavo a colonne sonore per libri in itinere... :D
Ok, colonne sonore se facessero un film. :D
Per spiegare perchè proprio quelle colonne sonore... è una spiegazione che non riesco a dare in un breve slogan a effetto definitivo, lapidario cioè.  Non sono bravo in questo. Ci vorrebbe un certo spazio per rendere l'idea, il pensiero, l'atmosfera di un romanzo e della sua eventuale colonna sonora. Hai visto Tarantino quanto ci ha messo a spiegare il perché delle sue musiche nei suoi film, prese da vari autori?  Oppure Sergio Leone nell'elaborazione delle sue colonne sonore con Morricone? Hanno dovuto praticamente raccontare la storia della loro vita.  :D
Io non mi equiparo certo a  questi immensi autori, ma avrei anche io da dire su musiche si e musiche no, e il perchè e il per come inserirle e l'atmosfera, la storia, il vissuto in qualcosa di mia invenzione per diletto... troppo lunga la questione  :D
Si potrebbe creare una discussione apposita a questo proposito, ma per me sarebbe difficile partecipare, anche perchè generalmente chi scrive, anche solo per diletto come me,  non va a spiegare la trama del suo romanzo prima di scriverla.

Re: Le colonne sonore dei nostri libri

Insisto con un altra colonna sonora che non dirà niente al 98%,  ma appartengo a un rimasuglio di generazione che ha rifiutato di fingere di essere ridicolmente giovanile e ha rifiutato di fare il ridicolo amico dei figli e perciò sono rimasto indietro con le mode.
In Colonel Bogey March, che fece da colonna sonora al film The Bridge on the River Kwai, io non ci vedo tanto il macello, la stupidità e l'assurdità della guerra, ma una vita impossibile nell'ambito militare, qualcosa come nel romanzo From Here to Eternity, di James Jones, che descrive un ambiente chiuso come una enorme caserma, con tutte le sue innumerevoli vite, aspirazioni, contraddizioni e regole che si possono vedere solo in ambito militare, un nuovo Ulisse alla Joyce, dagli infiniti particolari.

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