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Re: [Lab10] Il vento dell'est

Bel pezzo, anche se non è il mio genere. L'aggancio con l'attualità garantisce sicura attenzione, e fa restare il lettore attaccato alla narrazione: finirà tutto in maniera pacifica come la cronaca (per ora) ha raccontato? Oppure questo pezzo di fiction sarà un funesto presagio per qualcosa che potrebbe accadere?

Le immagini sono ben delineate, ma ci sono punti in cui la narrazione mi è parsa un poco "generica". Per esempio:
bestseller2020 ha scritto: Questi monti sono uguali a tutti quelli del mondo, non dividono e non seminano guerre. Eppure i nostri Balcani sembrano esercitare il richiamo alle armi per etnie da millenni in guerra
Riferimento alle secolari guerre in quella zona, ovviamente. Ma il protagonista vive in una zona specifica, in una delle innumerevoli valli tra quei monti. Inserire un riferimento più puntuale (per esempio, a una battaglia avvenuta in passato nei pressi di Pristina) avrebbe aggiunto caratterizzazione, e avrebbe reso il protagonista più "reale". Punteggiare il racconto di qualche elemento più tangibile (come nomi di vie o negozi), avrebbe aiutato a renderlo più "autentico". Senza esagerare, ovviamente, giusto per immergere il lettore un po' di più. Siamo in Kosovo, dovrei respirare aria di Kosovo.

Poi, una nota di stile. Ben scritta la scena della violenza, ma decisamente statica. Dal momento che si tratta di un flashback, avresti potuto usare 2 strategie differenti per renderla: quella "cinematica" che catapulta il lettore nell'azione, e quella più "filtrata", in cui il lettore vede la scena attraverso gli occhi del protagonista già anziano. Qui pare quasi sia una via di mezzo. Ci sono elementi tipici della prima opzione, p. es. emozioni non filtrate, come l'esclamazione "La mia Hana!", il discorso diretto, il presente narrativo, ecc., ed elementi tipici della seconda come il "tell" nel raccontare dei suoceri uccisi, spiegazioni al lettore infilate nel mezzo dell'azione invece che espresse come pensieri del protagonista ("perché devo evitare di sparare per non attirare gli altri" avrebbe potuto essere "non devo sparare! Non devo attirare i suoi compagni!"), e ritmo di certe frasi decisamente poco frenetico. Io sistemerei questa parte, cercando di aderire a una sola di queste opzioni, a seconda delle tue preferenze. Io personalmente sceglierei la prima, per imprimere un cambio di ritmo a un racconto tutto sommato piuttosto riflessivo, ma posso vedere argomenti anche a favore della seconda opzione.

Un'altra piccola nota di stile:
bestseller2020 ha scritto: Mentre esco di casa saluto mio figlio Bogdan e mia moglie Hana
può essere una fissa mia, ma credo che sarebbe meglio usare solo i nomi propri, o solo gli appellativi, in questo tipo di frasi. "Saluto mio figlio e mia moglie" oppure "saluto Bogdan e Hana". Usare entrambi mi suona forzato e ha un retrogusto di "infodump". Come detto, può essere una fissa mia. In ogni caso, è una quisquilia.

Infine, piccolo refuso nel finale:
bestseller2020 ha scritto: flagranze
immagino sia "fragranze".

Tutto sommato, un buon lavoro.
A rileggerti! :)

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