M.T. ha scritto: La scena non è omofoba
Definire un omosessuale come fru fru è omofobia, punto. E' una battuta omofoba.
M.T. ha scritto: . Bisogna conoscere il contesto: senza contesto si scade e basta,
Hai inserito una scena decontestualizzata, sostenendo che non è offensiva. Vista così, decontestualizzata (esattamente come l'hai proposta) è offensiva.
M.T. ha scritto: . Bisogna conoscere il contesto: senza contesto si scade e basta,
Allora non vanno inserite scene togliendole dal loro contesto.
M.T. ha scritto: che non è una battuta tratta da un film di cassetta che mostra un contesto di un certo periodo e ricade nella scorrettezza del politicamente corretto
Ma infatti il contesto era un contesto omofobo. L'omofobia c'è anche oggi, tant'è che tra i ragazzi l'insulto peggiore è proprio frocio e sinonimi; per le ragazze, pu**ana. Oltre che una società omofoba, è una società ancora profondamente misogina. Ma lo è pur sempre meno di quaranta/cinquant'anni fa.
M.T. ha scritto: Quando ci sono autori come
Richard K. Morgan che per avere consensi e acquisire lettori utilizzano personaggi omosessuali e si compacciono di mostrare con gran precisione di dettagli le scene di sesso che attuano, facendo credere che sia apertura verso le minoranze quando invece è solamente pornografia.
A offendersi per la pornografia possono essere soltantodei bacchettoni moralisti. Un conto è notare come tanta narrativa sia semplicemente molto commerciale (quella che citi), un conto è sostenere che sia offensiva. Di per sè, una scena di sesso omosessuale può aiutare chi è omosessuale (e magari si sente diverso) a introiettarla come comportamento sano e perfettamente normale. Può aiutare anche gli eterosessuali a non vederla come qualcosa di strano (perché ovviamente non lo è).
M.T. ha scritto: non si sono fatti passi avanti. Non si è diventati più rispettosi. Semplicemente si sta nascondendo il problema, non lo si sta affrontando, celandosi dietro a ipocrisia e mentalità distorte.
secondo me invece un omosessuale oggi può vivere la sua omosessualità con meno patemi d'animo di cinquant'anni fa. Proprio perché, pur essendo discriminato, lo è meno che in passato.
M.T. ha scritto: Secondo il tuo ragionamento, opere come quelle riportate qui sopra sono irrispettose e offensive
Ma non è vero. Nessuna di queste per me è irrispettosa, ma non capisco cosa ci sia di male commentarle e a rilevarne aspetti critici utili alla discussione pubblica. Per esempio, adoro le fiabe classiche e i miti greci. Ma non posso fare a meno di notare come siano espressione di società misogine e patriarcali. Beh? Considerare tali elementi misogini e patriarcali (senza cancellarli, ovviamente!) e farne oggetto di una discussione pubblica per me vuol dire rendere vitali e utili queste storie. Celebrarle acriticamente, come s'è fatto e si fa spesso nelle scuole, è molto peggio: vuol dire musealizzarle.
Faccio notare, comunque, che tutte le opere citate sono giustamente fruibili nella loro interezza, semplicemente sono state arricchite di riflessioni ulteriori.