Modea72 ha scritto: Perfino il codice ne prevede al massimo tre al mese, tu stai partendo ogni quanto, due volte a settimana?”Metterei l'interrogativo anche dopo quanto.
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Modea72“Viaggio con i Caltarone, questa volta mi scontano quattro settimane.” Tau ha uno sguardo indecifrabile, gli occhi svelano bramosia, in totale contrasto con la smorfia di disgusto. Tutti provano a scontarsi la liberazione. Un viaggio extra si vende per una settimana di sconto. Ho quadruplicato il valore perché quando hanno provato con altri il viaggio non è riuscito, non hanno varcato la nebulosa. Con me hanno quasi la sensazione di riuscire a toccare il figlio, credono che anche lui li abbia percepiti. Quattro settimane per viaggiare domani, per non aspettare dodici giorni.
Modea72 ha scritto: Non riesco a non irrigidirmi quando mi attaccano lo split alla piastra neuroconnettiva. Quella sanguisuga di Woris mi percula, continuando a ripetere che non posso sentire nulla in questa fase, ma appena aggancia la rete con gli ospiti, il loro dramma diventa il mio dolore, in senso fisico.Complimenti per la la fantasia spregiudicata. Ora si inizia a intuire il senso del racconto. Mi sembra di capire che questi esuberi abbiano però un potere immenso. Senza di loro non potrebbero “viaggiare” gli altri. Questo può far apparire strano il fatto che siano così sottomessi e che non abbiano portato avanti una ribellione per sovvertire le parti. Citi una "comune" come rete di resistenza, però si spegne subito. Sarebbe stato interessante saperne di più, come avrebbero potuto organizzare la lotta.
Quel maledetto di Woris sogghigna prima di iniettarmi il bludream: quello fa terribilmente male, arroventa le vene, che sembrano stringersi in seguito a spasmi, sento lo stomaco risucchiato in un vortice, mi contraggo, i tendini sembrano sfilacciarsi, le palpebre inferiori strattonate verso gli zigomi, un chiodo che arriva al centro del cranio.
Gli ospiti non sentono nulla, una botta di sonnifero e partono verso il regno dei morti lasciando a me gli effetti collaterali dell’addittivo, viaggiamo insieme, ma attraverso il mio corpo. Io li conduco e dreno per loro qualsiasi cosa non rientri nel concetto di piacevole viaggio.
Partiamo.
Ogni volta ho la sensazione di finire in uno scarico, mi sento vorticare in un liquido inesistente, sento gli organi sottosopra, le ossa che si spostano. Vogliono convincermi che è un viaggio esclusivamente cerebrale, che il mio corpo rimane tranquillo, ma le mie sensazioni fisiche sono con il mio cervello, sento la mie corporeità dall’altra parte, sono certa di esserci appieno.
Stiamo accelerando, dopo la partenza in discesa vorticosa, ora attraverso in orizzontale un caleidoscopio di immagini, suoni, colori, tutto avvolto in una nebulosa consistente. La Caltarone fluttua all’altezza delle mie gambe, sembriamo avere velocità totalmente diverse, eppure è sempre agganciata a me; di solito è più evanescente, oggi ha contorni più definiti.
Il viaggio standard dura circa tre ore, ma appena partiamo il nostro tempo si dilata, in un’occasione abbiamo vissuto tra i morti per due giorni.
Ora il caleidoscopio si sta trasformando in un’immagine integra, ricomincio a vorticare mentre l’ambiente intorno a noi diventa tridimensionale.
Spero che la mia spossatezza non sia di ostacolo per attraversare la nebulosa e farle vedere il figlio, altrimenti rischio che mi neghi lo sconto.
Eccoci, anche questa volta la sto percorrendo, raggiungo suo figlio.
Sono sempre riuscita ad individuarlo guardando la sua foto prima di cedere ai dolori del bludream in vena.
In questa dimensione ognuno ha la sua aurea e la sua icona, per questo lo riconosciamo subito. Ora è trasformato in un ulivo, la volta scorsa era musica, con la sua aurea color indaco piena di gechi stilizzati, che fluttuavano seguendo le note.
Modea72 ha scritto: Se morirò qui, tu avrai scontato tutto il tempo di schiavitù che ti resta e non solo per la sopravvivenza, ti verranno intestati dei beni e dei crediti, non puoi diventare superior, ma non credo tu voglia chiedere ai tuoi pari delle prestazioni.”Mi sfugge il motivo del perchè potrà avere scontato tutto il tempo di schiavitù. Forse perché il superior intraprenderà un viaggio perenne?
Modea72 ha scritto: Sono in trance. Mi è apparso tra le mani un kanjar, l’ideale per sbudellarlaDa dove salta fuori?
Modea72 ha scritto: incredibile come la mia mente in questa dimensione sia più evoluta. Lei se ne è accorta, le si è accesa dapprima una speranza, poi un’intuizione.Una sorta di Harakiri indotto!
Si avventa su di me con uno scatto da animale selvatico, mi prende alla sprovvista, urla un suono gutturale che articola un’unica parola.
“Dammi!”
È un attimo.
Modea72 ha scritto: Sono totalmente sporca del suo sangue. Lei è esanime ai miei piedi. Intorno a noi non c’è più nulla. Siamo sospese in un vuoto lattiginoso, un silenzio che mi fa esplodere il cuore nel petto. Prima di essere risucchiata nuovamente nel mio mondo riesco solo a pensare che la Caltarone è priva di qualsiasi aura.Bello questo epilogo.
3)
La Caltarone è rientrata con me. Il corpo nel nostro mondo è intatto, ma non è più presente a sé stessa. Il marito ha provato a convincermi per un nuovo viaggio, per tentare di recuperarla. Posso rifiutare fino alla fine del mese, non cedo ad alcuna trattativa.
Mi sento diversa, forte
Ciao @Modea72 un racconto interessante con dei notevoli spunti creativi e un'idea davvero fantastica. Mi sembra disomogeneo nella struttura, il senso arriva un po' a pezzi e si riesce a ricucirne alla fine le parti. Hai una bella capacità di rendere le visioni e aumentando i caratteri può venir fuori un'opera molto affascinante. Questa divisione in classi con nutrimento di sbobba da parte degli esuberi mi ha anche a me ricordato un film molto interessante. Lo consiglio vivamente se non lo hai già visto: “Snowpiercer” di un regista coreano con cast internazionale.
A rileggerti.