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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Detto questo, sono francamente dispiaciuto che questa discussione sia andata a finire così. Pensavo che in un forum di scrittura la scelta delle parole fosse importante: colpa mia che ho deragliato la discussione sull'uso delle stesse. Eviterò di partecipare ad altre discussioni di questo tipo per non avvelenarle con i miei interventi.
Ma non bisogna prendersela, la discussione è stimolante quando non si è d'accordo: se ci si dà tutti ragione a vicenda e ci si fa tanti complimenti, diventa un po' stucchevole.
E poi almeno un merito questa l'ha avuto: non ci sono due intervenuti che la pensino esattamente allo stesso modo, il pensiero unico mi sa che è ancora lontano.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Sineddoche ha scritto: In uno stato laico (per costituzione!) questi giorni dovrebbero essere giustappunto laici. Le feste religiose sono un anacronismo, retaggio di quando il cristianesimo era religione di Stato.
Ma infatti nella sostanza sono festività civili, le cui date coincidono per tradizione (se non piace la parola, diciamo per abitudine) con quelle religiose, ma in cui poi ognuno fa quello che gli pare, senza che né Stato né Chiesa possano metterci il naso. 
A casa mia e di qualsiasi persona che io abbia mai conosciuto non sono mai venuti preti, poliziotti o carabinieri per controllare cosa stessi facendo a Pasqua, a Natale o a San Silvestro (meglio noto laicamente come Capodanno).

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Trovami una controindicazione reale, e non ipotetica ("si perderebbero i diritti dei lavoratori perché verrebbe implementata male").
L'unica controindicazione reale che trovo è che secondo me una qualsiasi comunità di persone, che sia famiglia, città, stato, etc., per essere tale dovrebbe avere qualcosa di condiviso, almeno un minimo di cose. 
Una di queste cose è che, per antica consuetudine di tutti i popoli di tutte le epoche, in alcuni giorni dell'anno si fa vacanza tutti insieme, non perché lo impone una fede religiosa o Babbo Natale o i produttori di uova di Pasqua, ma perché questo in qualche modo rientra nel contratto sociale, come lo chiamavano i padri fondatori dell'Illuminismo, quel contratto con cui un individuo rinuncia a una piccola parte di libertà per vivere insieme ad altri individui.  

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: A dimostrazione che il pensiero unico poi tanto "unico" non è: ognuno ha le sue idee, e le può esprimere liberamente. Non lo stiamo facendo qui?
Infatti, non s'è mai visto un pensiero unico così variegato, e lo stesso vale per la presunta dittatura del politicamente corretto: il 90% delle persone (anche in questo forum) ne parla in termini spregiativi, mettendo nello stesso mazzo cose sacrosante con esagerazioni ridicole.

In realtà siamo probabilmente nell'epoca del pensiero frammentato, quasi sminuzzato: cadute le ideologie politiche del '900, in grave crisi le religioni tradizionali (mi sbaglierò, ma la maggior parte della gente è tendenzialmente agnostica), vita associativa molto ridotta, se non di seconda mano (web, social, etc.), individualismo o al più familismo generalizzato (chi sente ancora una forte appartenenza a una determinata classe sociale?), sono tutte condizioni che predispongono più a una sorta di anarchia del pensiero, di cui il complottismo paranoico è un sintomo patologico, che non a una dittatura sovranazionale che avrebbe come obiettivo nientemeno che l'imposizione su scala globale di un nuovo sistema di valori imposto dall'alto, cioè appunto il famigerato pensiero unico. 
Quale sarebbe poi in concreto questo nuovo sistema di valori?  Chi sarebbero gli onnipotenti ideologi mondiali del p.u.? Quali i loro scopi? Quali i loro mezzi? Avete mai cambiato idea anche soltanto su una cosa a causa di questi diabolici persuasori più o meno occulti? Se sì, su che cosa? 
Ah, che nostalgia dei cari vecchi tempi, con i loro pensieri multipli che tanto bene hanno fatto al mondo: fascismo, nazismo, stalinismo.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Se uno vuole festeggiare Pasquetta è libero di farlo, ma non vedo perché io che non sono credente sia costretto a starmene a casa comunque.
Be', però è anche vero che Natale e Pasqua non sono soltanto festività religiose, sono festività che tutti noi fin da piccoli abbiamo considerato in maniera più ampia: la vacanza dalla scuola, l'atmosfera di festa, i giocattoli in regalo, etc. La parte "sociale" della festa secondo me rimane, anche se da adulto uno non dovesse più essere credente, perché costituisce un patrimonio importante di ricordi, di affetti, di consuetudini.

Sento però il bisogno di abbassare il livello della discussione che sta diventando pericolosamente troppo elevato: se a Natale siamo tutti più buoni, a Pasqua siamo tutti più uova? 
Va be', scusate, buonanotte...

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Bertrand Russell, uno dei più grandi logici della storia, affermava che in linea di principio il mondo potrebbe esistere da pochi minuti e che l'Umanità potrebbe ricordare un passato illusorio, in realtà mai avvenuto.
Altri pensatori più recenti, i Litfiba, ci ammoniscono: "tutta la storia è una grassa bugia".

Che di tutto si possa dubitare non c'è dubbio (sebbene questa frase suoni un po' antinomica, perché se si può dubitare di tutto, si può dubitare anche di questa frase), ma a cosa ci porta? Direi all'agnosticismo totale: nell'impossibilità di avere certezze, non credo a niente, atteggiamento che trasferito alla vita pratica diventa: nell'impossibilità di fare qualcosa di perfetto, non faccio niente. 
Atteggiamento rispettabile ma sterile: gli esseri umani fanno tutto imperfettamente, dai libri di storia alle frittate di cipolla, però applicandosi con impegno e onestà riescono a ottenere delle passabili approssimazioni di storia e di frittate, e questo è il massimo ottenibile su questo mondo. 

Se questo non basta, se si vogliono certezze assolute, bisogna cercare altri pianeti meno imperfetti oppure attendere la morte, per vedere se chiarirà le cose.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Poeta Zaza ha scritto: Leggiti questo, ma tutto, e bene, e poi spiegami quello che ne ricavi tu (sempre supponendo che dica il vero eh!)
E questo sarebbe il pericolo planetario? Non so se dica il vero, ma poniamo che lo dica. Ne ricavo che qualche migliaio di docenti e studenti contano meno di zero rispetto ai cento milioni di americani che si apprestano a votare per Trump. 
E comunque, in mancanza di altre campane, così a naso ha tutta l'aria di un dibattito tra accademici di opposte fazioni, cioè il genere di cose che non sposta un voto e che fuori da Harvard & company non interessa proprio a nessuno. 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Poeta Zaza ha scritto: Perché travisare quello che uno dice? Perché non "leggere" con sufficiente attenzione l'argomento di cui si tratta prima di rispondere?

Purtroppo non c'è rimedio a questa deriva di comunicazione...
Be', dai, mi dispiace che te la sia presa, d'altronde si apre una discussione per confrontarsi, non per darsi ragione a vicenda, se no che senso ha?

Però non credo proprio di aver travisato: è vero che tu parti da un episodio avvenuto in USA, ma poi generalizzi ed  estendi la questione a tutto il mondo, Italia compresa, nel momento in cui dici cose come:
Poeta Zaza ha scritto: Quello che si delinea parte dal destrutturare le menti e ristrutturarle. Tempo, questo vorrebbero farlo nel tempo. 
Pensa al sistema di merito con cui usciranno i laureati, con cui verranno selezionati i futuri professori di qualsiasi materia, i futuri medici, ecc. ecc.
Il mondo della libertà individuale, della scelta personale, della responsabilità personale, è minacciato.
oppure:
Poeta Zaza ha scritto: Purtroppo, la storia insegna che tutte le dittature sono arrivate così.
In sostanza parti da quell'esempio per trarne un allarme generale che è più o meno questo (correggimi se sbaglio): "stiamo molto attenti, perché cose come queste fanno parte di una precisa strategia che mira a imporre al mondo intero il pensiero unico (cioè un sistema di valori unico imposto dall'alto)", in pratica sarebbe in corso un gigantesco e progressivo lavaggio del cervello che dovrebbe toglierci, o almeno limitare fortemente, ogni libertà di pensiero, spirito critico, etc. 
Ho frainteso? Non mi pare, mi sembra una tesi esposta in maniera chiara e inequivocabile.
Io non la condivido e la trovo per lo meno fantasiosa, più da romanzo distopico che da scenario reale. Non ne vedo neanche lontanamente i segni, di certo non in Italia. Non conosco direttamente gli USA, ma se come è probabile il prossimo presidente sarà Trump, ti sembra un tipetto da politically correct? E se anche per un miracolo vincesse il giovane Biden, più che un Grande Vecchio che manovra complotti globali, sembra un Grande Anziano che manovra semolino e borsa dell'acqua calda.

I veri padroni e burattinai sono altri? E chi? Chi sono dunque questi misteriosi individui che asserviranno il mondo?

Poi va be', tutto è possibile, magari arrivano gli alieni e sistemano tutto loro, come in "Le guide del tramonto" di Clarke, forse il romanzo di fantascienza più divertente che abbia mai letto, soprattutto perché gli alieni esitano molto a manifestarsi e quando infine lo fanno si scopre che hanno un aspetto molto particolare, noto agli uomini, ma imprevedibile... (buona lettura a chi non lo conosce, non posso rovinarvi la sorpresa)
 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Poeta Zaza ha scritto: gio mar 07, 2024 8:37 amTempo, questo vorrebbero farlo nel tempo
Ma, giusto per essere un po' meno vaghi, questi "loro" chi sarebbero? Esiste una grande Piovra mondiale che manipola le coscienze? Con quali metodi? Per quali scopi? E da chi è composta? Dai grandi capi delle nuove tecnologie: Gates, Musk, Zuckerberg? Non credo proprio, per lo più si odiano tra loro e hanno idee e interessi molto differenti. Escluderei anche i leader politici delle grandi potenze, per analoghi motivi. La grande finanza, i detentori del potere economico? Difficilmente potrebbe andargli meglio di come gli va oggi. E dunque chi altri possono essere? Io non ne ho la più pallida idea.
Poeta Zaza ha scritto: gio mar 07, 2024 8:37 amPensa al sistema di merito con cui usciranno i laureati, con cui verranno selezionati i futuri professori di qualsiasi materia, i futuri medici, ecc. ecc
Anche qui non capisco: si dovrebbe ipotizzare che tutti gli insegnanti, dalle primarie all'università, siano espressione di questo misterioso pensiero unico? Prendiamo l'Italia: io ho avuto insegnanti di tutti gli orientamenti politici e ne conosco personalmente altri delle attuali scuole medie inferiori e superiori (non so se le scuole si chiamino ancora così, ma ci siamo capiti), ho anche qualche parente tra di loro; hanno le idee politiche più disparate, ma direi che la maggioranza simpatizza (e vota) per l'attuale destra che governa il paese, di cui si può dire di tutto, tranne che sia politicamente corretta. 
Giusto per fare un paio di esempi: un attuale ministro della Lega apostrofò qualche anno fa come "orango" una deputata e ministra del PD di origini africane; è stato condannato per questo reato e oggi è tranquillamente in carica, dopo avere giurato sulla Costituzione. Prendiamo qualche maître à penser della destra italiana? Un paio a caso: Feltri e Sgarbi; a setacciare la Via Lattea penso si faccia fatica a trovare due forme di vita più politicamente scorrette. 
E dunque dov'è questo pericolo di indottrinamento? Sul web? Ci si trova notoriamente di tutto, se mai a frequentarlo troppo il rischio è di uscirne frastornati, ma non indottrinati.

Mi dispiace, ma con tutta la buona volontà non riesco proprio a vedere questi rischi del fantomatico pensiero unico, mi sembra di vedere pensieri molto variegati, forse perfino troppo, una certa confusione al limite del babelico, questo sì. 

P.S. Non sono neanche tanto d'accordo sul fatto che le nuove generazioni siano più ignoranti di quelle precedenti; sono discorsi che sentivo già fare a proposito della mia generazione e sospetto che si facciano dalla preistoria. Sembra quasi di sentirli i laudatores temporis acti del Neolitico: "Mah, che razza di moda assurda questa di levigare le pietre, vuoi mettere con quelle belle schegge d'ossidiana di quand'eravamo giovani noi?'"

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Ma quale sarebbe la paura? Che i perfidi orchestratori del Grande Complotto del politicamente corretto vengano un bel giorno casa per casa a sanzionare chi non parla come piace a loro?

Ma davvero con tutti i guai di questo mondo, due guerre in corso (più parecchie altre dimenticate), milioni di persone che muoiono ancora per fame, malaria, tifo, morbillo, etc., dovremmo perdere il sonno per qualche fesseria del genere? Questa povera vittima italo-newyorchese dell'intervista è forse finita in galera oppure al cimitero come Navalny, qualcuno l'ha privata di libertà personali, del suo lavoro, del suo reddito?

E comunque al netto di alcuni eccessi ridicoli, il tanto vituperato politically correct ha avuto un ruolo positivo nel cammino verso l'inclusione di minoranze storicamente discriminate come i i neri, i gay, i disabili.
Se oggi è un po' più difficile apostrofare qualcuno come "negro", "frocio", "mongoloide", se la sofferenza e la solitudine di tante persone è diminuita rispetto al buon tempo andato (il feroce, discriminatorio buon tempo andato, in cui chi aveva un figlio down o autistico lo nascondeva in casa per la vergogna, l'omosessualità era un marchio di infamia, le violenze domestiche quasi mai denunciate) un po' di merito va anche al linguaggio del pol. corr., perché la forma è sostanza, come dovrebbe sapere ogni aspirante scrittore.

Quanto alle riletture di classici (Cleopatra nera, Achille palestrato, etc.) mi pare che rientrino nella libertà artistica: secondo voi Collodi si era immaginato Pinocchio come un cartone animato o come Benigni a cinquant'anni? Carmelo Bene mancava di rispetto a Shakespeare quando stravolgeva l'Amleto? Sia nel teatro che nel cinema, le riletture molto libere dei testi originali sono la norma (la dicitura "liberamente tratto da" credo si usi da un secolo o più) e rappresentano un modo di arricchire le interpretazioni e le potenzialità di un classico, non certo di sminuirlo.  

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