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Re: Titolo del libro

julia1983 ha scritto: mer apr 07, 2021 8:13 pm
Tornando in topic tra pignolerie e affini, il vero fulcro del discorso è: alla fine il titolo del libro in italiano, inglese o mongolo?
Alla fine della fiera (in the end of fair, үзэсгэлэнгийн төгсгөлд) il miglior titolo per un libro è quello che - a parità di fattori etici, estetici, anestetici - ha la maggior capacità di suggestione, il titolo secondo me  vale almeno un 30% nell'attirare l'attenzione di un potenziale lettore. 

Il più delle volte un frequentatore di librerie, soprattutto quello occasionale, sfoglia un libro sullo scaffale proprio perché attratto dal titolo, quindi se lo scopo non riguarda il Sacro Fuoco ma è di natura commerciale non mi farei troppi problemi: il titolo migliore è quello più parac... cioè, più suggestivo.

Del resto lo sanno bene i traduttori dei titoli dei film: Shining era efficace e restò Shining, mentre Deliverance forse non lo era granché e divenne Un tranquillo week end di paura, talmente efficace che è diventato un modo di dire.

Re: Titolo del libro

dyskolos ha scritto:
Il siculish è una sorta di creolo tra l'angloamericano e il siciliano. Potremmo dire una lingua ibrida tra siculo e english (da qui il sostantivo "siculish"). Una frase tipica di una mia parente siculo-americana: «Sai draviare (da "to drive") lu carru (da "car") a Nova Jorka (da "New York") e sul ponte di Brucculinu (da "Brooklyn")?», cioè «Sai guidare la macchina a New York e sul ponte di Brooklyn?».
Eh, il siculish - ma più in generale l'italish, o almeno il terronish - di Broccolino sarebbe una grande lingua letteraria, non inferiore al camillerese italo-siculo; questo è un esempio di una strofa di canzone in voga negli anni '30-40:

Era smarto Joe Delbuono/ conosceva il bisinissi/ era frendo del polissi/ e alla giaili non andò.

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