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Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Il mio intervento è andato al di là dell'intenzione iniziale...  @Carlo73  trovava eccessivi gli 800€ chiesti da Ilmiolibro e ne convenivo, avendo speso solo 53€ per un epub (malvolentieri: tengo al Noeap "integrale"), tuttavia già uscito in cartaceo ecc. Se pubblicherò altro, l'editore dovrà assicurarmi la contemporaneità del digitale. E il pezzo che segue mi distoglie dall'oziosa curiosità di chiedere preventivi, poiché non avrei modo di giudicare il prodotto finito.
Miss Ribston ha scritto: ...i servizi offerti dalla piattaforma, spesso scarsi e poco professionali, per quello che ho potuto vedere; meglio cercare professionisti singoli e sceglierli sulla base dei loro cv, cartelle di prova e portfolio). Quando si pubblica in self c'è da tenere in conto anche una serie di altri fattori, non meno importanti del prezzo,
Me ne rimane comunque un'altra, e mi scusino i professionisti del self. Un libro confezionato "a mestiere" sarà senz'altro migliore di quelli da piattaforma e chi si è deciso ad auto pubblicare magari fa bene a spendere un migliaio e più di euro. Però rientrerà comunque nella categoria, mescolato agli innumerevoli malfatti.  Sarà probabilmente anche più curato dei prodotti da piccola editoria free, che tuttavia possono mostrare una "paternità": l'autore dovrà darsi da fare in entrambi i casi per venderlo, ma in partenza  non avrà speso nulla.

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Mah, non sono interessata al self e comunque non spenderei quella cifra.  Proverò per curiosità a chiedere un preventivo con tutti i servizi a una piattaforma. Qui  (https://www.storiacontinua.com/case-edi ... ublishing/ )  ne trovo cinque, definite economiche. Quale scelgo?
Kindle Direct Publishing – StreetLib SelfPublish – Youcanprint – Ilmiolibro.it – Lulu – ovvero a quelle che a fronte di una spesa iniziale minima, a volte pari a zero ha scritto:

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Carlo73 ha scritto: ...ho fatto un'altro giretto su ilmiolibro [...] ho scoperto che ci vorrebbero quasi ottocento euro...troppo. A questo punto meglio tentare la CE, solo che a trovarla una professionale e onesta. 
In proposito...qualche dritta per un genere di manoscritto oscillante fra il filosofico, grottesco, surreale, comico, ma anche pesante come una paiola di letame appesa ai...chiaro?
Davvero troppo! Nella mia unica esperienza di self, per un epub  ho speso 53€ con una piattaforma assai nota (!).
In verità avevo tutto  pronto: si trattava  infatti  di un libro già   pubblicato in cartaceo da un editore che, pur possedendo diritti per il digitale, non si decideva a esercitarli. Non avevo voglia di polemizzare, così mi sono organizzata per mio conto, previo  consenso e mantenendo il suo logo in copertina.
Non so con precisione quanto vengano a costare il cartaceo print-on-demand  e gli altri servizi, ma si tratta di cifre senz'altro più modeste.
Se poi vuoi ricorrere a un editore a doppio binario, ne esiste a Roma uno "storico" - pure abbastanza  accurato, presente nei saloni  del libro  e persino distribuito da Messaggerie - che (tra cartaceo e digitale) chiede più o meno la cifra che indichi. 

Re: Casa Editrice o Self-publishing? È questo il problema

Non escludo la presenza di buoni libri pubblicati in self e mi risulta che alcune case editrici abbiano "ripescato" lì testi da riproporre.  Ma  per il "normale" lettore - salvo cerchi  un titolo/autore sentito almeno nominare-  è faticosissimo distinguere un  lavoro meritevole in quel mare magnum in cui galleggia tanta robaccia.
Replico quindi il  mio  consiglio/mantra. Fatevi valutare!  Almeno una volta: da un professionista serio, al netto  di "secondi fini" (editing, rappresentanza ecc.). Insistete, a scanso di equivoci, sulla richiesta di una scheda dettagliata e severa.
La tesi spesso ripetuta dagli autori che si avviano baldanzosi al self  riguarda la superficialità e pochezza di mezzi dei piccoli editori.  Se in pratica  occorre fare tutto da soli, perché accontentarsi delle loro misere e spesso chimeriche percentuali? A margine, non so quanti autori abbiano ricavato cifre rispettabili dal self.
So invece, avendo valutato negli anni  diversi  manoscritti, che anche  un editore free  "minimo" (quello che fa conto sulle copie comprate dai parenti e amici dell'autore) riceve un buon numero di proposte e può scartare parecchie schifezze.  Il self dovrebbe essere dunque una scelta ponderata, non l'approdo di lavori rifiutati e mai sottoposti a un giudizio competente.

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