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Re: [Casa editrice] Bré edizioni

Ciao @Ilaris[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Perdonami, ma non mi sembra di avere mai scritto che un testo viene scartato perché un autore non sa usare le caporali. Che una CE ci rimanga male però è consentito. Come è normale che una CE chieda di utilizzare caratteri comuni a tutti i testi, quindi che chieda a un autore di adeguare il testo alle regole della CE. [/font]  

Re: [Casa editrice] Bré edizioni

Ri-ciao a tutti.
Ho capito di non essermi spiegata bene.
@Emiliano S. secondo me le cose dovrebbero essere andate in questo modo (perché so che è così che funziona). Il direttore editoriale, dopo la valutazione iniziale che riguarda l'aspetto grammaticale - quindi siamo nella seconda fase dopo rimanete in attesa per mesi - chiama l'autore soprattutto per sapere se il testo è ancora disponibile (perché nel frattempo potreste essere stati contattati da altre CE) e avvisa che è iniziata la valutazione che porterà poi alla fase di editing e successive. Aggiungo per @Cheguevara che i valutatori (che si sono offerti volontari e lo fanno gratuitamente) sono tre o quattro, ora non ricordo con esattezza. 
Torniamo all'iter. Si inizia a leggere il testo. Bene: è scritto bene, la trama sembra reggere, si può procedere con la lettura. Sentiamo dall'autore se è ancora disponibile a pubblicare.
Se c'è la risposta affermativa, un editore deve però considerare vari aspetti (e di questi ce ne occupiamo io e il direttore editoriale). Può avere un riscontro di pubblico? Necessita di un editing approfondito? E da qui si prendono le decisioni del caso. 
Spero di essere stata più chiara, in ogni caso, non esitate a chiedere.

Re: [Casa editrice] Bré edizioni

Buongiorno a tutti.
Mi permetto di rispondere a nome della Brè perché sono una collaboratrice da qualche anno.
Da quello che mi risulta Brè Edizioni è portatrice anche del marchio Eroscultura (dedicato alla letteratura erotica) e finisce lì. Non ho mai sentito parlare di 999 o altre case editrici. Penso che controllando la partita Iva o i dati societari si possa risalire all'intestatario.
Inoltre vorrei fare chiarezza sull'editing.
Sia Brè che Eroscultura si assumono il rischio di editing gratuito. 
Viene fatta una valutazione iniziale, leggendo alcune pagine, per capire se il testo ha grossi problemi a livello grammaticale perché, in questo caso, viene respinto all'istante.
Se viene accettato nella prima valutazione, allora inizia l'attesa vera e propria. Il testo viene letto da una serie di valutatori e, se accettato, viene sottoposto a editing e si seguono le varie fasi per la pubblicazione.
Può succedere, ed è successo, che un  testo venga approvato in sede di valutazione, ma poi l'editor ritenga che ci sia un lavoro troppo oneroso da fare. La Brè è, come tante, una piccola CE e non si può assumere l'incarico di tenere impegnati i collaboratori per troppe settimane su un testo. Solo in questo caso, viene contattato l'autore spiegandogli che la trama funziona, ma necessita di un editing approfondito. Ma il responsabile editoriale consiglia, sottolineo consiglia, un editing a pagamento, ma non dà  indicazioni di editor a cui rivolgersi, a meno che non vengano richieste. Quindi l'autore a quel punto è libero di decidere. A me sono capitati romanzi che sarebbero stati da riscrivere e da riprogettare. Impossibile da fare in qualche settimana.
Per quello che riguarda le virgolette, mi sono arrivati tra le mani testi che avevano i segni del maggiore e del minore. Se un autore non sa la differenza tra le caporali e i simboli del maggiore e del minore, un editore deve fare finta di niente? Lo so che ci si mettono tre secondi a trasformali in caporali, ma scherziamo, vero?

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