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Re: [CP8] Da galassie remote

@Adel J. Pellitteri 

Ciao Adelaide. 
L'uomo che si crede Dio o forse l'uomo rassegnato all'idea di essere solo nell'universo e in questa vita?
D'altra parte l'uomo ha mosso guerra da sempre e lanciato bombe fin dal primo momento in cui le ha realizzate, e lo ha fatto anche e soprattutto nel nome di Dio, quindi è probabile che l'aggressività e l'istinto di prevaricazione siano elementi a lui connaturati. Anche le civiltà più a contatto con la natura non si facevano scrupolo di combattersi le une contro le altre.
Forse "guerra, bomba e cratere" sono parole calate come un colpo d'accetta, ma sono anche quelle attorno alle quali si sono focalizzati i commenti (o meglio, il loro accostamento agli altri versi). A mio avviso le hai collocate bene, e cioè prima di quei versi finali che lasciano percepire il soggetto come un'entità aliena di cui temere la venuta, come di qualsiasi entità complessa di cui non si riesce mai a farsi un'idea definitiva.
Ottimo lavoro. Ciao.  :super:

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