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Re: Senza disturbare nessuno

@Adel J. Pellitteri 
Ciao Adelaide, mi serve un commento e ho fatto inutilmente lo slalom in sezione Racconti tra sbudellamenti, teste fracassate, sangue e fluidi a profusione, per approdare infine a questo tuo curioso e interessante racconto che mi tocca da vicino anche se, nel mio caso, le parti sono invertite. Credo che il tema sia molto attuale in quanto oggi non è poi così infrequente imbattersi nel pensiero di chi comincia a porsi domande su quanto la Vita valga effettivamente lo sforzo di essere vissuta. Non credo di dire un eresia se affermo che, in misure diverse, bene o male qualsiasi vita comporta un certo grado di fatica, di sacrificio, spesso di dolore. La riflessione immediatamente successiva è quella per cui settanta, ottanta, cent'anni fa la vita era probabilmente e mediamente molto più faticosa della nostra (per nostra intendo quella borghese di livello medio, o medio basso, insomma quella di chi ha un lavoro e guadagna quanto basta perlomeno a far sopravvivere una famiglia) e tuttavia certe questioni esistenziali credo non ce le si ponesse. Forse perché la normale sopravvivenza propria e dei propri figli non lasciava il tempo di porsi delle domande di carattere esistenziale? Forse perché i rapporti familiari e interpersonali si sono sfilacciati e la Vita al di fuori di quei rapporti perde significato? Forse perché la consapevolezza e la capacità introspettiva delle persone evolve di generazione in generazione?
Non ho risposte in merito, e apprezzo molto che anche il tuo racconto non ne dia e lasci aperto l'argomento sollevato in maniera che ogni lettore possa  trarne le dovute considerazioni e farsene un'opinione propria. Bella la chiusura che evidenzia come la determinazione con cui si persegue il proprio punto di vista sulle cose determini infine la realtà delle cose stesse, e quindi come le due realtà dei personaggi possano rivelarsi diametralmente opposte. A parte qualche piccolo refuso probabilmente dovuto al poco tempo a disposizione, il racconto a me sembra scritto bene. 
Grazie per la lettura, Adelaide. Alla prossima. Ciao.  :super:

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