Costruttori di Mondi

@Venus  Per quanto io sia musicalmente onnivoro e spazi da un genere all'altro con una disinvoltura che a volte immagino possa essere vista anche in maniera negativa, il blues come il jazz non sono mai riusciti a entrarmi nel cuore, anche se poi li ho ritrovati entrambi in misura più o meno significativa nelle performance di molti artisti più eclettici che invece apprezzo moltissimo come Willie DeVille e altri. 
Forse perchè l'armonica a bocca come strumento non mi fa impazzire, e nemmeno il timbro vocale dei cantanti del genere. O forse proprio perché mi disturba il modo in cui certi generi musicali o comunque artistici tendano a volersi accaparrare un'esclusività che appartiene invece all'arte tutta, quando viene praticata con passione e riesce a tenere separati l'emozione e il denaro.
Le parole del video le condivido totalmente, infatti, ma solo se spostiamo il soggetto della retorica dal blues all'arte in senso generale, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto terapeutico e risanante del quale ho ampiamente usufruito e continuo a farlo (pur non ascoltando blues).
Non esiste una disciplina artistica, credo, dalla musica alla pittura al teatro, della quale non abbiamo dovuto sentire alcuni esponenti anche famosi pontificare sulla presunta purezza o unicità dell'arte che praticavano loro.
In realtà, l'arte tutta è espressione dell'animo umano e in questo senso è e deve rimanere davvero universale. Poi c'è il rispetto per il lavoro di un artista (sì, il lavoro che spesso diventa più importante del talento, o che io perlomeno considero tale forse perché il lavoro continua a occupare, volente o nolente, tanta parte della mia vita).
Per quanto riguarda il video, belle foto (stupendo quel campo costellato di fiori bianchi e diversi primi piani dell'artista). Misurata e piacevole la voce narrante. Un tipo di tributo sincero e significativo che sarebbe bello prendere l'abitudine di accompagnare anche agli artisti emergenti o minori in ogni campo dell'arte, soprattutto ora che You Tube rende visibili in misure proporzionali e diverse, com'è giusto che sia, anche chi non fa numeri (e introiti) da business.