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Re: Senza disturbare nessuno

Provo per la prima volta a commentare un racconto su questo forum! Se esco al di fuori di qualche linea guida, segnalatemelo per favore 😁

Premetto che sono tornato a rileggere questo testo ora dopo due settimane. Quello che mi ha riportato qui è un motivo semplice: mi è rimasto impresso, e questo non mi succede spesso. A me piace dire "mi ha lasciato qualcosa". Ecco, questo racconto effettivamente mi ha lasciato qualcosa. E quel qualcosa sono in realtà più cose:

1) La leggerezza. Tratti un tema delicato come quello della depressione con una leggerezza che non ne sminuisce l'importanza, ma che semplicemente permette al lettore di approcciarsi meglio all'argomento. Questo senso di leggerezza, per me portante, l'ho visto:
- nell'ironia del finale. Ottima chiusura;
- nel senso di accettazione del protagonista. Questa storia poteva essere raccontata sotto tanti punti di vista: una persona che soffre nel vedere gli sforzi invani della madre, una persona che desidera la morte, e chi più ne ha più ne metta. E invece è narrata dalla prospettiva di una persona che si convince che questa è la vita a cui appartiene, e che noia sua madre che prova a farla alzare. Certo, da un lato la reazione leggera del protagonista mi lascia una prima impressione positiva, dall'altro è drammatico poi fermarsi a riflettere sul fatto che una persona possa accettare la totale inerzia morale e fisica di sé stessi senza ribellarsi;
- nell'immagine dello sciatore che si muove sinuoso. Viene presentata quasi come un gioco da bambini (non diversamente da immaginare che il pavimento sia lava, o contare le macchine gialle in autostrada), e nella sua dinamicità cozza positivamente con la staticità e la rigidità del protagonista.

2) E l'altra cosa che mi è rimasta di questo racconto è proprio quella di cui ho appena parlato: l'immagine dello sciatore. È semplice, originale, arriva inattesa come un fulmine a ciel sereno ed è un'ottima sintesi di più cose che ho apprezzato, e che ho già scritto poco più su.

A onor del vero è anche più di quello che ho già scritto:

"Sono un campione.
E per oggi ho finito, ho sodisfatto il mio Ego."

A tal riguardo: non ho mai vissuto una situazione simile a quella del protagonista, quindi non so dire quanto queste frasi possano essere reali o no, ma nella mia ignoranza, rispetto al resto che si legge nel testo le ho trovate poco credibili.

Hai scritto anche:
"La mia volontà si fa come d’acciaio!" 

E dato che non ho molto apprezzato il riferimento all'ego, anche questa frase personalmente l'ho trovata superflua.

Come @Modea72 (non so taggare le persone 😐) non ero riuscito a inquadrare il significato della frase riguardo alla luna in TV: poco chiara a una prima lettura, sebbene sia molto bella e suggestiva. La seconda versione che hai scritto è più calzante per ciò che volevi comunicare, perde qualcosina solo a livello di suggestione.

Ultima cosa: quando il protagonista nel finale spiega i motivi di quella che è apparentemente una sua scelta (ossia vivere su un letto) forse avrei gradito più "potenza", laddove invece permane il sentimento leggero del: "a me non interessano le cose che interessano a voi. Io voglio vivere così e basta."
È davvero una mia semplice percezione, perché in realtà calza a pennello così come l'hai scritto ed è coerentissimo col resto del racconto.

Ora, sebbene io abbia segnalato alcuni aspetti "negativi", in realtà il loro peso è molto basso nel mio giudizio complessivo, che è positivissimo. Le immagini che mi sono rimaste impresse a distanza di due settimane valgono oggi e varranno sempre, e hanno un peso enorme nella mia percezione di questo racconto.
Hai reso bene una situazione drammatica mantenendo un'equilibrata leggerezza, giocando con immagini molto suggestive e calzanti sia col tema, sia con lo stile che hai usato. A mio avviso funziona benissimo come messaggio forte e nel contempo come lettura disimpegnata. Molto bello.

A presto 😁

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