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Re: Pizza alla salsiccia

Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amTilli è un beagle felice. Passa le giornate dormicchiando o spaparanzata in giardino.
Non so perché, ma la testa mi ha fatto pensare a Tilli come un nome da cane maschio. Forse perché c'è "un beagle" invece di "una beagle" (in una realtà in cui ormai si storpia di tutto e ci si ritrova a che fare con "una assessora" o "una sindaca", ...).
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amQuando Tommi torna da scuola, giocano insieme fino all'ora di cena. Mentre il bambino fa i compiti, Tilli sta seduta accanto a lui con la lingua fuori.
Non mi suona molro, al posto di "giocano insieme fino all'ora di cena" avrei scritto un "vorrebbe giocare con lui fino all'ora di cena". Per un fatto che ho percepito la prima frase come una contraddizione della seconda (nel senso che se gioca non fa i compiti).
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amE mentre aspetta ogni tanto si appisola e quando si sveglia è già ora di mangiare.
Mi sa che manca una virgola. Mi conosci, io la metterei in ogni pausa (e, mentre aspetta, ogni tanto si appisola e, quando si sveglia, è già ora di mangiare) ma comunque dopo "aspetta" e dopo "sveglia" ne metterei una comunque.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amTilli abbaia per fare il tifo e appoggia il muso sul corpo di Tommi quando perde e si arrabbia.
Quanto sono belli i racconti per ragazzi!
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amOggi mamma è molto affettuosa. Non che di solito non lo sia, ma oggi accarezza Tilli e le parla in continuazione.
La prima volta che ho letto questo passaggio - ma ho delle sensazioni per tutto il racconto - ho pensato a un altro tuo racconto di cui non ricordo bene il nome. Mi sembra si chiamasse "manzo e verdure" e anche lì ricordo che un cane (maschio) veniva abbandonato e si ritrovava a lottare per la vita. Però sono passati, credo, almeno due anni e già per conto mio faccio fatica a ricordare quello che ho fatto ieri... :facepalm:
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amma il tuo tono è evidente come una scatoletta aperta
Credo "suo" al posto di "tuo" (qui devo imparare a giostrarmi con il grassetto e il corsivo, quindi per ora metto gli apici).
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amMamma si muove frenetica, ma Tilli non vcapisce cosa stia facendo. Come se mamma girasse a vuoto.
Mamma si muove frenetica, ma Tilli non "capisce" cosa stia facendo (virgola) come se girasse a vuoto.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amma il mondo ondeggia e l’unica cosa che Tilli capisce è di trovarsi all’ombra di un ponte.
Anche qui metterei qualche virgola in più.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amA quel punto le viene da piangere come ha fatto mamma
In realtà non ha pianto ma l'ha vista piangere. Forse meglio un "a quel punto le viene da piangere come (per) mamma".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amma tutto fa odore di sconosciuto
"fa odore" non mi convince molto, la percepisco come una cosa dialettale (dalle mie parti si dice così) forse meglio "ha l'odore di sconosciuto".
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amnon è una da spazi aperti lei, è una cagnolina di città,
Il "lei" non mi sembra corretto. Per me è giusto risaltarlo con una virgola prima perché altrimenti mi sembra di percepirlo come soggetto di "è una cagnolina di città" separato da una virgola di troppo. Meglio ancora toglierlo e basta.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amma l'aria è immobile e il blu, limpido e vuoto
Qui invece la virgola, per me, è di troppo.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amLe porte e le finestre sono coperte di assi di legno
Questa cosa l'ho cercata
https://www.treccani.it/magazine/lingua ... a_901.html
e in teoria ci sta, però ho sempre il sapore di una frase con verbo al passivo (dunque "coperte da").
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amCosì la segue al contrario, fino alla coda, osservandola così da vicino che a un certo punto, insieme a un respiro, risucchia una formichina dentro alla narice destra.
"... fino alla coda (punto). La osserva/scruta talmente da vicino che, a un certo punto, ..."
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amche le fa pizzicare un occhio e etciù, starnutisce
"etciù" l'avrei messo tra virgolette (e avrei usato "ed" prima).
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amLa formichina intanto si è liberata del muco che le è rimasto appiccicato addosso dentro al naso del beagle.
Avrei messo "intanto" tra virgole.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amDopo aver trotterellato per un po' sotto il sole cocente di mezzogiorno, Tilli avverte uno stuzzicante profumo di spazzatura calda. Allunga il passo fino a sbucare in una stazione di servizio dove troneggia un cassonetto verde e ben pasciuto. Il beagle si lascia scappare un sospiro di sollievo: si mangia.
Sarei stato un po' più "freddo". Per quanto i morsi della fame giustificano un rapido adattamento o un cambio di vedute, non so quanto possa trovare "stuzzicante" o "deliziosa" l'immondizia un cane abituato fino a poche ore vita a una vita casalinga supercoccolata.
Kikki ha scritto: ven mar 05, 2021 8:35 amQuando le sembra di essere abbastanza lontana e quando è ormai senza fiato
Una virgola al posto di "e quando".

Ok, @Kikki, ti ho fatto le pulci più assurde perché vorrei postare qualcosa... ma anche perché non mi riportano le virgole in questo racconto. Però sai che io metterei una virgola a ogni sospiro, quindi posso dirti anche di saltarle le indicazioni sulle virgole (che poi ho messo quelle che credo più importanti).
Scherzi a parte, il bello di questo racconto è quello di rispondere a una domanda - generale e particolare - che in genere nessuno si chiede e di farlo, proprio, nella forma più pura di un racconto per ragazzi. In generale è "che cosa prova l'altro?" e in particolare si tratta di far vedere/capire il punto di vista di un cagnolino abbandonato.
Bisognerebbe proseguire e avere voce in un filone di "racconti sociali", quelli che fanno un po' pensare e che destano l'attenzione su tante cose che si danno per scontate o alle quali non si fa nemmeno caso.
Ma l'abbandono degli animali non è l'unica tematica "importante" perché anche il calore dell'amicizia o, meglio, il contrasto tra la filosofia della sopravvivenza e quella della collaborazione. Il tutto nella leggerezza di un racconto per bambini. Non voglio essere noioso, voglio specificarla questa cosa perché riuscire a trasmettere in forma semplice (o a un pubblico giovane) determinate tematiche per me è un "tanto di cappello".
Ho letto anche gli altri commenti - ma l'ho fatto dopo che ho scritto un 2/3 di questo (quindi ho visto che ti è stato segnalato il "vcapisce" per es., ma non voglio litigare con l'editor quindi ce lo lascio :asd: ) - e non sono d'accordo in molti punti. Parlo per me e mi spiego meglio: in un racconto per ragazzi troverei superfluo un lungo focus sulla mente o sui pensieri del protagonista o sulle domande esistenziali, credo sia più importante il sentimento dovuto alle azioni o ai cambiamenti, così come la trama in senso generale. Per me, dunque, non manca un "riflettere sulla siutazione o chiedersi perché non c'è Tommi", ma uno sviluppo della storia in generale che mi sembra bloccata... a un incipit. Mi aspetto che accada altro, mi sembra un po' sacrificato questo finale che lascia aperta una miriade di opzioni.
Forse una crescita del personaggio, un ritrovarsi con Tommi (magari scappato di casa per cercarla), un non ritrovarsi con Tommi (magari l'ha cercata ma lei non vuole perché si considera abbandonata). C'è molta carne al fuoco e non è un male, però per me manca qualcosa per terminarlo.

Alla prossima lettura! :ciaociao:

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