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Re: Il favore più grande

Tracker ha scritto: Mi scoccia che non si capisca la richiesta della nonna, e cioè, ucciderla, aiutarla a morire
Solo una specifica: ti ho dato un parere "secondo me", non escludo che per tutti gli altri lettori sia chiaro. Ti ho detto quello che ho capito e che mi hai suscitato a livello personale. Ammetto che, con questo tuo passaggio, si capisce il titolo.
Rispero che ti sia utile e, visto il momento, buon fine settimana @Tracker. :ciaociao: 

Re: Il favore più grande

Non credo di aver letto altro di tuo, @Tracker, ma comunque è stato bello leggere questo racconto. Dico così per una questione di gusto personale e di ammirazione nei confronti di racconti sentimentali ed esistenziali.

Per quanto riguarda il racconto, sono certo che sia complesso scrivere in seconda persona e al futuro, perciò sarei ingeneroso nel criticarti ma non riesco nemmeno a capire bene cosa intendi. Nel piccolo alterni molte azioni e molti momenti immersi in una affascinante atmosfera introspettiva, ma nel grande, arrivato più volte a fine racconto, mi sono chiesto quale fosse il senso o quale messaggio tu voglia trasmettere o quale trama nasconda: magari ho frainteso tutto in più punti ma... non l'ho capito.
Quello che si capisce è che una nonna che si trova (si immagina?) in un hospice lascia, quando è ancora in grado di farlo, una lettera a una nipote che va a trovarla. Imporrà di lasciarla in un determinato punto (una cabina al parco) e la bambina (credo) la leggerà mentre gira su un girello. Girello che deduco essere un sostegno alla deambulazione della ragazza che, in seguito, andrà a trovare la nonna con questo girello.
Tale visita, inoltre, è una cosa losca, lei deve superare ostacoli, persone che cercano di ostacolarla per arrivare a un padre che sta lì forse per presenza e basta (sembra così dalla lettera).
In tutto questo c'è la descrizione di questi momenti, di questo viaggio e... non so, non mi sembra altro.

Per quanto riguarda la forma, non ci sono particolari refusi, ma mi sembra giusto dirti quello che, secondo me, può essere migliorato o che comunque mi dà delle perplessità. In generale mi riferisco alla punteggiatura, prendiamo per es. l'incipit
Tracker ha scritto:
Troverai questa lettera al solito posto. Che poi non è neanche solito, ma io lo so che ci vai sempre, e allora  avrò chiesto a Maria, abituata da una vita a fare quello che le chiediamo senza far domande, di lasciarla lì, nella cabina telefonica accanto alle giostre.
Ti siederai proprio sul girello ─ cigolerà ─ e comincerai a leggere. Forse capirai solo quando sarai arrivata in fondo, ma se sarai rimasta sveglia com’eri, lo avrai fatto dopo neanche dieci righe.
Avrei scritto (con le stesse parole, ma con punteggiatura diversa):
«Troverai questa lettera al solito posto. Che, poi, non è neanche solito ma io lo so che ci vai sempre e, allora, avrò chiesto a Maria - abituata da una vita a fare quello che le chiediamo senza far domande - di lasciarla lì, nella cabina telefonica accanto alle giostre.
Ti siederai proprio sul girello; (questo) cigolerà e comincerai a leggere. Forse capirai solo quando sarai arrivata in fondo, ma se sarai rimasta sveglia com'eri, lo avrai fatto dopo neanche dieci righe.»
Non che la mia versione sia per forza di cose corretta, ma per abitudine di lettura e scrittura in genere isolo gli intercalari e gli incisi. Parlo per me, comunque, ma magari ti è utile questo ragionamento.
Aggiungo che in un altro punto la punteggiatura ti è sfuggita
Tracker ha scritto:
«Dorme»
«Mi basta vederla»
«Dove»
senza contare che non mi spiego il motivo del "dove". In altre parole lei dice che le piacerebbe vederla e lui risponde "dove" anziché un più logico "quando", giustificato dalla successiva risposta.
Nel complesso, quindi, anche se vedo buone cose nei particolari, sono rimasto perplesso. Non vorrei che prendessi questo come un non so cosa diverso da un parere su quanto ho letto. Mi sembra corretto darti un parere sincero sulla lettura. Alla prossima e spero, almeno, di esserti utile. :ciaociao:

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