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Re: [LP15] Uno scialle di mandorli fioriti chiuso al petto da una rosa gialla

Ciao @Ippolita, ti lascio un commento.
Ippolita ha scritto: Di tutto restano tre cose:

la voglia di lavorare a maglia
uno scialle di mandorli fioriti
chiuso al petto da una rosa gialla,
Intanto hai integrato bene il primo verso cogliendo il senso del contest. Ma passiamo alla poesia vera e propria. Si apre con un'immagine quasi di altri tempi: il lavoro a maglia. Subito ti sposti su di un sentiero più intimo e poetico. Il soggetto dei tuoi versi vorrebbe creare uno "scialle di mandorli fioriti": mi sono concentrato innanzitutto su cosa sia uno scialle, ossia un indumento femminile che serve per coprire le spalle; il tuo, però, è fatto di mandorli fioriti, di primavera. Io l'ho interpretato come la volontà di recuperare la gioventù, probabilmente di un amore, anche perché prosegui dicendoci che questo scialle:
-è chiuso al petto (i.e. sul cuore), 
-da una rosa, altro simbolo romantico, 
-gialla, simbolo di gelosia. Quasi la lei della poesia fosse invidiosa di sé stessa, di quell'amore giovane e primaverile che vorrebbe di nuovo così. 
Ippolita ha scritto: i seni umidi di perle
di sirene sospese verdeggianti
fra il mio sole e il tuo,
La vitalità delle tue immagini prosegue limpida e ci propone delle ammaliatrici sirene dal seno madido che si interpongono fra la lei e il suo amore. Qui già la gelosia del verso precedente potrebbe dirigersi verso le sirene. Le dici verdeggianti, e anche qui io ci leggo la gioventù, altrui però, che ha ammaliato.
Ippolita ha scritto: i germogli di cocco fluorescenti
tra le mosche lucide di mare
sbocciati fieri sulla pelle nuda
nera custode della terra scura.
Gli ultimi versi sono per me quelli più oscuri. Da un lato abbiamo termini che evidenziano qualcosa di vitale (li ho evidenziati nel testo), ma dall'altro si affaccia una dimensione più tenebrosa, come se da qualcosa di morto nascesse vita nuova. Bello il termine "fluorescente".

In definitiva, l'ho interpretata come un nuovo amore sbocciato a discapito di quello della protagonista, alla quale rimane solo il desiderio di tornare a come tutto era prima (forse anche giovane), il momento in cui il suo amore l'ha perso e, infine, un amore nuovo, ma non il suo. 

La poesia è estremamente musicale grazie al sistema di assonanze che hai costruito (maglia-gialla; seni-sirene tanto per citarne due). Il verso predominante ma non esclusivo è l'endecasillabo, ma non intralcia e la poesia è ariosa, libera. La scelte delle parole è sapientissima, nonché delicata: pur collocandosi spesso in un certo "universo" (più che campo) semantico, restituisce un insieme di sensazioni contrastanti, sin quando devia e lascia trasparire un amaro e oscuro presagio -o forse dolore- sul finale.

Complimenti, lavoro eccezionale.
Un saluto,
Johnny P.

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