Silverwillow ha scritto: Vero, è avvilente. Ma non è che non ci si indigna, anzi, è che non c'è modo di cambiare le cose (almeno io non riesco a trovarlo).
Forse dovrebbe risorgere la critica letteraria, quella vera, che è completamente scomparsa. Raramente mi capita di imbattermi in qualche voce fuori dal coro, per fortuna qualcuno c’è che dice le cose come stanno, ma non basta. Si dovrebbe rivoluzionare l’intero sistema, e, lo sappiamo, per far questo ci vogliono coraggio, buoni principi, integrità, tutti valori tramontati in ogni ambito, oggi, non soltanto in quello letterario.
Silverwillow ha scritto: Sapere come funziona il sistema però è già qualcosa, ed evita di farsi il sangue cattivo perché libri non eccelsi vengono favoriti mentre altri buoni invece faticano a farsi conoscere e vengono scoperti solo per caso.
Il sangue cattivo non me lo faccio, ma non posso fare a meno di vedere che le cose peggiorano sempre di più e assistere impotenti a questa deriva, per chi ama la scrittura, è davvero triste. Si offendono la bellezza, il buon gusto, l’arte, perfino la grammatica nei casi peggiori.
Silverwillow ha scritto: Ma siccome io me ne frego di avere gusti diversi, li leggo solo se parlano di un argomento che mi interessa davvero, anche anni dopo l'uscita.
Ad ogni modo, dovendo avere a che fare con la logica dell'editoria e con tutti i compromessi che comporta, mi pare il minimo evitare almeno di pagare.
Pienamente d’accordo
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