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Re: Ma che cattivoni...

Cheguevara ha scritto: @Alberto Tosciri approvo (quasi) tutto del tuo intervento, che permettimi di giudicare sprecato. La gente spesso parla di cose che non conosce e che non ha mai sentito il bisogno di approfondire e altrettanto spesso, messa di fronte a realtà scomode, preferisce glissare, in buona fede, o attuare la tecnica dello spostamento del polo dell'attenzione - collaudata tecnica da venditori -, in mala fede. Se denunciamo sfruttamenti secolari siamo vittimisti, se ci difendiamo da qualifiche becere accampando differenze culturali, semmai, a nostro vantaggio, diventiamo razzisti all'incontrario. Garibaldi ammise tardivamente di aver commesso un grave errore nel consegnare il Sud ai Savoia, ma era un massone di basso rango, al contrario dei suoi mandanti. Gli stessi Savoia che, un'ottantina di anni più tardi, dopo essersi alleati al nemico del giorno prima, abbandonavano vigliaccamente forze armate e civili alla rappresaglia nazifascista, fuggendosene a gambe levate. Gli stessi Savoia i cui ultimi rampolli, un debosciato e un criminale assassino e trafficante (di armi, mi pare) sono stati sdoganati dal governo di uno che tra breve passerà , anzi sta già passando, per uno statista illuminato. E' inutile darsi da fare, la memoria degli umani in genere, e degli italiani in particolare, è corta.
Allora, pienamente d'accordo sui Savoia, ma per il resto non ho intenzione di continuare questa discussione che sta scadendo nelle offese personali.

Re: Ma che cattivoni...

@Alberto Tosciri rispondo a te per primo, ti ho sempre apprezzato per il tuoi punti di vista, neanche a me fa piacere aver innescato questa discussione che mi auguro riesca a mantenersi nei binari della correttezza e della pacifica diversità di opinioni e vedute.
Mi trovi perfettamente d'accordo sulla tua ricostruzione storica, la condivido pienamente. Io non capisco però come dopo 160 anni possa ancora pesare così tanto nell'economia di una parte d'Italia. Ti faccio un esempio: Germania Est. Assorbita dall'Ovest quando è caduto il muro non aveva niente di niente da offrire, mi pare che in trent'anni le cose siano migliorate e questo vale anche per il resto dell'ex blocco sovietico. Non dico che sono come il ricco occidente, lo so benissimo, ma i progressi sono evidenti. 30 non 160 anni.
Alberto Tosciri ha scritto: Vittimismo dunque. Fanno le vittime? Alcuni sicuramente si. Ma mica tutti.
Vale anche per il razzismo.
Alberto Tosciri ha scritto: . Ci sono intere generazioni di persone che non navigavano nell'oro, al Nord, che  hanno beneficiato dei proventi delle ricchezze del Sud e, sempre nelle gen
Spiegami allora l'emigrazione dei settentrionali verso Americhe, Francia, Belgio, Germania... sono gli stessi anni, se ci fossimo così arricchiti alle spalle del Sud perché tanti sono emigrati?
Elegiac ha scritto: continui con questa stigmatizzazione, tra un presunto noi e un presunto voi
Scusa ma chi è che ha cominciato a parlare di Nord e Sud? Non certo io. Non è corretto da parte tua estrapolare espressioni dal contesto generale per continuare a darmi del razzista.
Elegiac ha scritto:
Ma anche i leghisti adorano la Sicilia e la Sardegna quando si tratta di chiedere i voti. Non si può dire lo stesso che amino i siciliani o i sardi. Idem i razzisti: hanno tanto amato l'Africa da stanziarvisi, ma questo non ha stravolto le loro coscienze, tanto che fino a pochi anni fa in Sud Africa vigeva l'apartheid.
Anche qui estrapoli una frase per darmi implicitamente del leghista, quando il fatto stesso che io stia qui a parlare tra noi italiani tutti (contento? non ho usato il voi) dimostra che adoro pure gli abitanti.

Penso sia il caso di chiuderla qui, un abbraccio a tutti dal profondo nord.

Re: Ma che cattivoni...

Ecco, mi aspettavo proprio un attacco indignato da parte vostra e tutto sommato non fate altro che rimarcare la vostra sindrome da assediati, ripeto, senza voler offendere nessuno, giusto per discutere, come si fa in piazza tra persone con idee diverse.
dyskolos ha scritto: Non ci sono i "cattivoni" del Nord, ovviamente. Io non lo penso affatto. Il problema non è quello.
Il problema è che la cultura siciliana sta subendo un attacco feroce e io la voglio difendere. Quel ponte è il simbolo di questo attacco insensato. Il primo elemento culturale è la lingua, su questo non c'è dubbio, e mi pare che tra i "non addetti ai lavori" non si rispetti la lingua, anzi si confondono tre concetti, che per gli studiosi di linguistica (tra cui io) vanno tenuti separati. Sono "siciliano", "dialetti del siciliano" e "italiano regionale siciliano": tre entità distinte e separate. Metterle assieme significa non rispettare la cultura millenaria a cui giustamente facevi riferimento. Non si può dire che si ama la cultura siciliana, però poi parlare male della lingua. È un ossimoro, per non dire altro.
Io sono per il bilinguismo orizzontale, per la segnaletica bilingue, per la ratifica da parte dell'Italia del trattato europeo del 5.11.1992. Quest'ultimo nell'Unione non è stato ratificato solo da Italia e Francia.
 
Ti faccio un esempio. Nel mio paesello c'è un cartello bilingue del tutto involontario (frutto di un enorme equivoco). L'altro giorno sulla pagina FB del mio paesello è intervenuta una signora piemontese, la quale ne ha chiesto a gran voce la rimozione "perché la Sicilia è in Italia, dunque si deve parlare solo l'italiano". Ho risposto che sì, siamo in Italia, ma siamo anche in Sicilia, dunque un cartello bilingue italiano e siciliano è perfetto.
È solo un esempio di attacco.
Il ponte sullo Stretto è il simbolo di questo attacco, in breve, e dunque non lo voglio. La Sicilia è e deve rimanere un'isola.
Vivo in una regione fortemente bilingue, se non trilingue ma non mi sento sotto attacco come dici tu. Il ponte io lo vedo come una grande opportunità di sviluppo, pensa solo a quante code per i traghetti elimineresti e alla fine esso stesso sarebbe un simbolo, un monumento che i turisti vorrebbero vedere.
Cheguevara ha scritto: Forse non ci capisci perché non c'è granché da capire. Sono un terrone che non per sua scelta, ma perché obbligato dalle circostanze, vive la parte finale del suo percorso al Nord, nell'evoluta (e ricca) Emilia. Parlo un italiano a livello superiore della maggior parte dei locali, e mi girano gli zebedei quando li sento apostrofare con l'appellativo di "meridionali", usato in senso dispregiativo, altri italiani che magari sono qui, al pari di tanti immigrati stranieri, per fare lavori che essi (locali) non vogliono o non sanno fare. Non ci sarebbe bisogno di arringhe né di darci man forte l'un l'altro, se non esistesse un partito, capace perfino di lottare contro il governo di cui fa parte, che ha iniziato il proprio percorso politico auspicando la secessione del Nord ed è arrivato a proporsi come difensore del sovranismo del Paese da cui voleva staccarsi. Non sono i terroni a disprezzare un Nord in cui sono andati a cercare lavoro, viceversa sono, siamo, forse stanchi di essere considerati al di sotto di chi superiore non è, e non è mai stato.
Ah, qui arriviamo al razzismo al contrario. I meridionali sono forse meglio istruiti? Non credo proprio. Ti ritieni superiore perché ti esprimi meglio dei locali? Allora pure io mi esprimo meglio della maggior parte dei "terroni" ma non faccio di tutta l'erba un fascio come te. L'ignoranza è ovunque e smettiamola col dire che al nord non vogliono o non sanno fare "certi" lavori. Citi gli immigrati, che forse dal Nord a suo tempo nessuno è partito per le Americhe o il resto d'Europa per lavorare?
Guarda che al nord non sono mica tutti di quel partito, stai generalizzando, come fanno i miei conterranei quando dicono che i meridionali non hanno voglia di lavorare. Lo vedi che ragioni come loro?
Elegiac ha scritto: Caro @Brutus , siamo tutti figli di migranti chi alla vicina chi alla lontana. Per cui fare discriminazioni in base all'appartenenza geografica è assai pressappochista, oltreché molto ingiusto. Gli "immigrati dell'est Europa" non sono più o meno immigrati degli altri. Sono persone. Il concetto di identità trascende il concetto di territorio, anche se è molto influente. Non capisco questa tua specificazione. Ma anche i leghisti adorano la Sicilia e la Sardegna quando si tratta di chiedere i voti. Non si può dire lo stesso che amino i siciliani o i sardi. Idem i razzisti: hanno tanto amato l'Africa da stanziarvisi, ma questo non ha stravolto le loro coscienze, tanto che fino a pochi anni fa in Sud Africa vigeva l'apartheid. Quanto hai detto qui è molto grave. Non c'è bisogno di essere il soggetto discriminato per battersi contro la discriminazione. Anche se la discriminazione non ti tocca, ciò non toglie che sia odiosa per tutti. Se i discriminati sono donne, anche l'uomo deve battersi! Se i discriminati sono LGBTQ+ anche se tu non lo sei, ciò non significa che tu non possa batterti per loro. Se i discriminati sono i disabili, i minori, minoranze linguistiche, è lo stesso.
Se il Nord avesse combattuto fin dall'unità d'Italia per l'uguaglianza sostanziale del Mezzogiorno, stai sicuro che il PIL nazionale sarebbe più alto. E oggi ne avremmo goduto tutti. Tu compreso.
Se mi dai del razzista ti sbagli di grosso. La mia specificazione era dovuta a conoscenze dirette. I meridionali difficilmente votano lega (minuscolo, mi pare giusto), al massimo il Cavaliere. Al contrario la maggior parte degli immigrati dell'est sono fortemente di destra, come biasimarli?
Cosa centra poi la discriminazione? Non farmi la morale per favore, non mi pare il caso.
E non diamo la colpa al Nord per i problemi del Sud, perché anche qui aleggia odore di vittimismo diffuso (brutta parola, ma non ne trovo una più adatta, me ne scuso).
Cheguevara ha scritto: @Elegiac Eddai! Corro a darti man forte, per la gioia di @Brutus .
Le prese in giro lasciamole ai bambini dell'asilo, per favore. Io chiedevo solo spiegazioni, ma naturalmente, è più facile darmi del leghista razzista senza nemmeno conoscermi. Mi scuso ancora se i vostri discorsi tutti da una parte mi hanno spinto a rispondere, ma mi sembrava corretto, perché io di certo non mi sento di essere considerato un settentrionale razzista, ignorante e tanto meno leghista, come dalle vostre giaculatorie appaiono tutti quelli sopra il Tevere.

Re: Ma che cattivoni...

Mah, non vi capisco.
Perché mai un ponte dovrebbe cancellare la cultura millenaria di un popolo?
Il sud come il nord ha i suoi problemi e i suoi pregi, non sto qui a elencarli, ma perché dare la colpa ai "cattivoni" del nord che hanno rubato e rubano tuttora? Poi che i leghisti siano figli di immigrati è proprio una balla bella e buona, a meno che non parliate di immigrati dell'est Europa.
Sia chiaro, non lo dico in tono polemico né voglio offendere nessuno (adoro Sicilia e Sardegna).
Semplicemente non vi capisco quando partite con queste arringhe e vi date man forte l'un l'altro, mah!

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